Aldo Grasso, Corriere della Sera 4/7/2012, 4 luglio 2012
SE CARLO CONTI FA SEMPRE L’IMPIEGATO
G iuro che se vedo ancora una volta Rocco Papaleo in tv, spengo il video. Non posso, tutte le volte, pormi angoscianti interrogativi. Rocco Papaleo è stato il primo ospite d’onore dei Wind Music Awards del 2012, la cerimonia trasmessa dall’Arena di Verona e condotta da Carlo Conti e Vanessa Incontrada (Rai1, lunedì, ore 21.21). Ma se «Emilia Live», il concerto allo Stadio Dall’Ara in favore dei terremotati, ha saputo conservare una sua dignità, qui siamo ripiombati nel «dedico il premio ai miei fan», nell’omaggio «al mio pubblico», nell’immancabile evocazione di Lucio Dalla, ormai elevato al rango di «Pasolini della musica leggera».
Uno pensa che se i premiati si chiamano Giorgia, Alessandra Amoroso, Biagio Antonacci, Emma Marrone, Tiziano Ferro, Luciano Ligabue, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Antonello Venditti, Modà, Noemi, Gino Paoli, un qualche spettacolo ci scappi, magari di sfuggita. E invece siamo alle solite, con una conduzione impiegatizia, nello stile tipico di Carlo Conti. E vogliamo parlare del caso di Alessandro Siani? Capisco il Sud, capisco che un attacco a Lady Gaga (peraltro molto scomposto) possa strappare qualche applauso, ma bisognerebbe avvertire il «suo pubblico» che battute come «voglio una pausa di riflessione», «meriti qualcuno meglio di me», dette fra due che si vogliono lasciare, sono vecchie di trent’anni.
Il fatto è che il pubblico dell’Arena era composto prevalentemente da adolescenti e gli autori della trasmissione non sono andati oltre il livello adolescenziale. Non basta invitare Vittoria Belvedere, Francesca Neri, Isabella Ferrari, più travagliata che mai, Roberto Farnesi se poi si mettono loro in bocca parole deprimenti. Un mistero, infine. Il direttore dell’intrattenimento Rai, Giancarlo Leone, ha passato il pomeriggio di lunedì a twittare sul programma. Sono questi gli show che ama? Ma l’ufficio stampa in Rai non esiste più?