Francesco Piccolo, la Lettura (Corriere della Sera) 1/7/2012, 1 luglio 2012
MIA FARROW E L’EUROPA
Intervistata a 19 anni, l’attrice Mia Farrow disse: «Voglio fare una grande carriera, sposare un grande uomo e avere una vita sensazionale. Bisogna vedere le cose in grande: è l’unico modo per ottenerle». Intervistata a 59 anni, Mia Farrow ha detto: «Adesso l’ho capito: vivere significa imparare a perdere con la maggior grazia possibile… ed essere capaci di approfittare di tutto ciò che ci viene offerto». Queste parole sono citate in un intelligente libretto di Eric Vartzbed, Come Woody Allen può cambiare la vostra vita (Archinto, traduzione di L. Congiu, pagine 133, 12). Sono frasi belle e terribili, per la lucidità e la disperazione rasserenata che contengono, in seguito a una strepitosa speranza mal riposta nell’esistenza (e credo che Woody Allen ci abbia messo del suo, nell’intervallo tra le due interviste e le due visioni del mondo di Mia). Ora, se si sfila da questa parabola la sagoma di Mia Farrow e la si sostituisce con l’Europa e la sua moneta, e perfino con una certa idea di capitalismo, queste parole rasentano la perfezione.