FLAVIA AMABILE, La Stampa 2/7/2012, 2 luglio 2012
Come funziona l’etilometro? - Da ieri in Francia automobilisti e motociclisti devono portare con sé un kit monouso per il test etilometro
Come funziona l’etilometro? - Da ieri in Francia automobilisti e motociclisti devono portare con sé un kit monouso per il test etilometro. E in Italia? Dopo molte polemiche e inutili tentativi nel 1992 è stato introdotto il primo limite per guida in stato di ebbrezza. Da quel momento in poi l’etilometro è entrato a far parte degli strumenti usati durante i controlli stradali, in particolare quelli del sabato sera. Il limite di tasso alcolemico per il guidatore in Italia è fissato a 0,00 g/l per coloro che possiedono la patente da meno di tre anni e in 0,50 g/l per gli altri guidatori. Che cosa accade a chi supera la soglia? Le sanzioni variano a seconda della fascia in cui rientra lo stato di ebbrezza accertato dall’etilometro. La prima soglia, ovvero una guida in stato di ebbrezza tra lo 0,5 e gli 0,8 g/l, non costituisce reato a differenza delle successive due, una modifica introdotta nel 2010. L’ammenda parte da 500 e arriva fino 6.000 euro, inoltre sono previsti l’arresto fino a un anno e la sospensione della patente di guida fino a 2 anni e, in alcuni casi, anche la confisca del veicolo. Le pene si aggravano se il conducente in stato di ebbrezza ha provocato un incidente stradale, anche di lievissima entità. Non ci si può sottrarre al controllo senza motivi giustificati, si rischiano anche l’arresto, la revoca della patente e la confisca dell’auto. Molti sostengono che la misurazione è iniqua. Come mai? Grassi e uomini sarebbero favoriti. Peso, sesso ed età, infatti, influenzano il metabolismo dell’alcol e possono essere determinanti nel raggiungimento o meno del limite previsto dalla legge. In una persona di 60 chili per raggiungere il limite previsto basta 1 bicchiere da 125 ml di vino, oppure 1 lattina da 330 ml di birra, o 1 bicchiere piccolo da 40 ml di superalcolico, o 1 bicchiere da 80 ml di aperitivo. Qualcuno ha provato anche a sostenere che mangiando mentine si possa eludere il controllo dell’etilometro ma non esistono prove scientifiche di questa tesi e numerosi esperimenti indipendenti hanno dimostrato che si tratta più che altro di una leggenda metropolita. Anche in Italia si sta facendo qualcosa per la presenza di kit a bordo? Il decreto sulle liberalizzazioni approvato a marzo ha introdotto alcune novità in materia di Rc auto fra cui un risparmio per chi abbia in auto oltre alla scatola nera installata, anche dei dispositivi per rilevare l’idoneità fisica degli automobilisti. Quali saranno i dispositivi dovrà essere poi definito dal Ministero dei Trasporti. Che effetto hanno avuto queste misure? Il numero degli incidenti resta alto ma la severità ha avuto conseguenze positive. Innanzitutto si conferma anche nel 2011 la tendenza al calo degli incidenti considerati nella loro totalità. Ma nei primi quattro mesi del 2012 l’ebbrezza alcolica o da droghe è stata accertata con sicurezza solo in 13 casi, pari all’11% (ma non è stato possibile verificare il risultato in tutti gli incidenti). Cifre che non devono far pensare che la battaglia sia stata vinta: l’alcol alla guida è ancora la causa principale di morte - subito dopo l’eccessiva velocità - sulla strada e tra i giovani rappresenta in Italia addirittura la prima causa. Ogni anno il 25 per cento delle morti su strada è dovuto all’alcol, la percentuale sale al 35% se ci si riferisce alle morti dei soli conducenti. Guardando all’Europa il 2% di automobilisti che circolano su strada lo fanno con un tasso di alcol nel sangue superiore a quello consentito. Come ci si difende nel resto d’Europa? In Olanda il governo ha deciso di far installare un etilometro sulle auto di chi ha già commesso infrazioni a causa dell’alcol impedendo l’avviamento se il controllo risultasse positivo. È un sistema già sperimentato in Svezia. L’installazione è prevista per due anni, prolungabili fino a sei nel caso di recidivi. Nel caso di ulteriori infrazioni la sospensione della patente sarà di cinque anni con obbligo di ripetere l’esame di guida. E l’Unione Europea che cosa sta studiando? L’Unione Europea, a quanto si sa, è al lavoro per far approvare una direttiva che renda obbligatorio l’alcolock per tutti i guidatori del Continente. Si tratta di un mini-etilometro collegato alla centralina del motore e integrato nella chiave di avviamento. Se il dispositivo registra un tasso alcolico superiore alla norma, l’auto si blocca. L’obbligo potrebbe essere introdotto fra le misure che l’Ue vuole varare nell’ambito del piano per la sicurezza stradale e potrebbe entrare in vigore entro il 2020. L’idea è di renderlo obbligatorio progressivamente. Si partirebbe da autotrasportatori e conducenti professionali, nonché dai privati che risultano recidivi per guida in stato di ebbrezza.