PAOLO MASTROLILLI, La Stampa 2/7/2012, 2 luglio 2012
Alla Casa Bianca stipendi bassi e molto stress - Lavorare alla Casa Bianca non significa esattamente navigare nell’oro
Alla Casa Bianca stipendi bassi e molto stress - Lavorare alla Casa Bianca non significa esattamente navigare nell’oro. Anzi, se si mettono insieme le ore passate in ufficio, le responsabilità e lo stress, si tratta di uno dei posti peggio pagati degli Stati Uniti. Certamente non paragonabile alle cifre che girano nei piani alti delle aziende private. Basta dare un’occhiata alla lista degli stipendi del 2011 per scoprire che nessuno, a parte il presidente, prende più di 172.200 dollari lordi all’anno, e molti devono accontentarsi di 41-42.000 dollari. Barack Obama guadagna 400.000 dollari di salario, ma anche questa è un’inezia, se paragonata ai milioni che entrano nelle tasche dei chief executive officer di banche e compagnie varie. I numeri sono trasparenti, perché dal 1995 la Casa Bianca è obbligata ad inviare ogni anno un rapporto al Congresso, in cui dettaglia l’elenco dei suoi dipendenti, il titolo e il salario. L’amministrazione Obama poi pubblica questo documento sul sito Internet, in modo che ogni cittadino possa vederlo. In totale, l’istituzione più potente al mondo ha 468 dipendenti, in leggero aumento rispetto ai 454 del 2011. Di questi, 68 hanno il titolo di «special assistant to the president», cioè assistenti speciali del capo della Casa Bianca, 22 sono assistenti e 24 vice assistenti. Lo stipendio di Obama non è incluso nell’elenco, ma lui pubblica ogni anno la sua dichiarazione dei redditi, e quindi è noto che l’anno scorso ha guadagnato 789.000 dollari, su cui ha pagato un’aliquota fiscale di circa il 20,5%. Questa somma era composta dai 400.000 dollari annuali che percepisce di stipendio per guidare l’unica superpotenza del mondo, e dai diritti che ancora riceve per le vendite dei suoi libri. Un calo netto di circa un milione di dollari, rispetto al reddito denunciato l’anno prima. Lo stipendio massimo per i collaboratori del presidente è 172.200 dollari, ossia poco più di 14.000 dollari lordi al mese. Lo prendono solo una ventina di persone, tra cui il capo dello staff della Casa Bianca Jacob Lew, il consigliere per la Sicurezza nazionale Tom Donilon, quello politico David Plouffe, quello economico Gene Sperling, quello per il terrorismo John Brennan, la consigliera Valerie Jarrett, il portavoce Jay Carney, il capo degli scrittori dei discorsi presidenziali Jonathan Faverau, e altri personaggi chiave come Alyssa Mastromonaco, Michael Froman e Peter Rouse. Si tratta di gente che ha gestito operazioni come il raid contro Osama bin Laden, la riforma sanitaria, o il pacchetto di interventi per evitare il collasso dell’economia e delle banche. Tommy Vietor, il potente portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, che in pratica è la voce pubblica della Casa Bianca per la politica estera, si ferma a 105.000 dollari all’anno. La segretaria personale del presidente, Anita Decker Breckenridge, prende 95.000 dollari. In fondo alla lista ci sono tre persone, Michael McSwain, Ezra Mechaber e Sarah Sullivan, che guadagnano solo 41.000 dollari all’anno, il salario più basso della Casa Bianca, ma sono parecchi anche quelli che si fermano poco sopra, a 42.000 dollari. C’è una ragione etica, e una questione di opportunità pubblica, che spingono la Casa Bianca a tenere bassi e noti gli stipendi dei suoi dipendenti. E si capisce il motivo per cui molti di loro, ad un certo punto della carriera, decidono che è venuto il momento di «dedicare più tempo alla famiglia». Una volta conclusa questa esperienza, del resto, non hanno problemi a trovare posti meglio pagati nel settore privato, e rifarsi degli anni «perduti» a Washington.