R. Fi., Il Sole 24 Ore 30/6/2012, 30 giugno 2012
JP MORGAN PERDE E STRAPAGA I MANAGER
Appare difficile, a volte, capire in pieno le logiche e i meccanismi remunerativi delle grandi banche d’affari. Dopo i molti casi di super-bonus a manager di colossi bancari (soprattutto britannici e americani) in crisi, ieri un altro caso è balzato agli onori della cronaca e riguarda JP Morgan. Dopo aver annunciato perdite per oltre 2 miliardi di dollari sui derivati (destinate a salire parecchio), l’istituto ha pagato una buonuscita di 21,5 milioni di dollari a Ina Drew, chief investment officer della divisione londinese al centro dello scandalo del trading su derivati. Drew, che ha ottenuto 17,1 milioni in azioni vincolate e circa 4,4 milioni in opzioni, avrebbe dovuto rinunciare alla buonuscita se la banca l’avesse licenziata «con causa». Da 30 anni a JP Morgan, Drew, che ha 55 anni, era appunto a capo della divisione responsabile per le forti perdite. L’ex chief investment officer aveva precedentemente accumulato azioni per 23,7 milioni di dollari, 9,7 milioni di stipendio da incassare in un secondo momento e 2,6 milioni per la pensione. In totale Drew ha lasciato JP Morgan con 57,5 milioni di dollari.