Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  giugno 29 Venerdì calendario

Cesare Varani, 53 anni. Di Vergato (Bologna), sposato, due figlie di 20 e 13 anni, fino a un paio di anni fa responsabile di un’agenzia di assicurazioni, da quando aveva perso il lavoro vendeva contratti telefonici porta a porta ma così, a tirare avanti, non ce la faceva più: per via dei debiti aveva perso la casa, gli avevano bloccato il conto corrente personale e, da ultimo, pure quello aziendale

Cesare Varani, 53 anni. Di Vergato (Bologna), sposato, due figlie di 20 e 13 anni, fino a un paio di anni fa responsabile di un’agenzia di assicurazioni, da quando aveva perso il lavoro vendeva contratti telefonici porta a porta ma così, a tirare avanti, non ce la faceva più: per via dei debiti aveva perso la casa, gli avevano bloccato il conto corrente personale e, da ultimo, pure quello aziendale. Lui in famiglia faceva finta che non stavano messi poi così male, prima o poi si sarebbero risollevati, invece in cuor suo era così disperato che l’altro giorno parcheggiò la sua Renault Twingo sul viadotto dell’autostrada A1 a Rioveggio, fissò un biglietto sotto il tergicristallo («Ho lottato sei anni per tentare di migliorare una situazione economica atroce. Non ne possò più... A tutte le persone a cui ho voluto bene veramente ho dato tutto quello che ho potuto. A chi ho deluso o messo in difficoltà, posso solo dire che senza di me a breve starete meglio. Io starò sicuramente meglio») e si buttò di sotto. Verso le 7 di mattina di mercoledì 27 giugno sul viadotto dell’autostrada A1 a Rioveggio (Bologna).