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 2012  giugno 29 Venerdì calendario

I massacri in Siria e il suocero di Grillo – Risposta più puntuale a certe assurde polemiche scoppiate in questi giorni non poteva esserci: Rai3 ha trasmesso «Siria, ai confini del regime» (Isqat Al Nizam), un documentario di Antonio Martino sulla nascita della primavera siriana e sulla violenta repressione del regime di Bashar al Assad

I massacri in Siria e il suocero di Grillo – Risposta più puntuale a certe assurde polemiche scoppiate in questi giorni non poteva esserci: Rai3 ha trasmesso «Siria, ai confini del regime» (Isqat Al Nizam), un documentario di Antonio Martino sulla nascita della primavera siriana e sulla violenta repressione del regime di Bashar al Assad. Dopo 15 mesi di eccidi di civili, scontri, attentati e bombardamenti di città e 15.000 vittime, il dittatore siriano ha recentemente ammesso che il Paese che sta soffocando nel sangue è in guerra, segnando un’ulteriore escalation del conflitto e probabilmente seppellendo così il Piano di crisi dell’Onu e della Lega Araba che, d’altronde, hanno dimostrato tutta la loro impotenza. «Siria, ai confini del regime» è una raccolta di testimonianze inedite e immagini, spesso rubate con telefonini o piccole telecamere, che rendono questo film un documento unico (mercoledì, ore 23.55). Impossibile restare indifferenti davanti alla brutalità della repressioni: ci sono scene di tortura che mettono i brividi, la spietatezza dell’allampanato dittatore è sconcertante. L’unica speranza la si può intravedere nell’incessante lavoro dei video-attivisti in rete, nella continua diserzione dei militari ex governativi. Mentre seguivo questo racconto di disperazione e di morte mi tornavano alla mente le parole di Beppe Grillo, informato sulla situazione siriana da suo suocero: «I massacri in Siria? Ci sono cose che non possiamo capire perché non si sa se sia una vera e propria guerra civile o se si tratti di agenti infiltrati nel Paese». Forse questo documentario potrebbe fargli un po’ di chiarezza. L’abbattimento dell’aereo da ricognizione turco avvenuto il 22 giugno sembra aver fatto precipitare la situazione. Il primo ministro turco, Tayyip Erdogan, si appoggia alla Nato: «I 28 membri dell’alleanza hanno fermamente condannato la Siria». La quale Siria però può sempre contare su qualche nostro profondo conoscitore di politica estera.