Federico Rampini, la Repubblica 29/6/2012, 29 giugno 2012
SE IL FISCO COLPISCE LO STRIPTEASE
Arriva la Pole Tax: da "pole-dance", la danza delle contorsioniste-spogliarelliste attorno a un palo. Proprio così, 5 dollari di tassa per ogni cliente che entra in un club di strip-tease e spogliarelli dove le ragazze si esibiscono in questa ginnastica speciale. Ma non è un´idea che nasce in Stati Usa bacchettoni come lo Utah dove dominano i mormoni di Mitt Romney. Non è neanche l´ultima trovata del solito Michael Bloomberg, il sindaco di New York celebre per le sue stangate sui consumi "dissoluti" o nocivi per la salute. La nuova tassa sul vizio stavolta è stata varata dalla città di Houston, Texas. C´è da giurare che in questi tempi di bilanci magri altri sindaci la copieranno. Ma l´amministrazione di Houston vuol essere politically correct fino in fondo. La Pole Tax non è un balzello qualsiasi, non è una tovata per tappare buchi di bilancio alla rinfusa. No, il suo gettito sarà appositamente destinato a "pagare il costo delle analisi sul Dna degli stupratori, raccolto sul corpo delle vittime, per facilitare la cattura e la condanna dei colpevoli". Ora chi va nei club di strip-tease può farlo con la coscienza a posto, sapendo di contribuire a una causa sacrosanta.