Roberto Petrini, la Repubblica 29/6/2012, 29 giugno 2012
L´Imu incassa 9 miliardi, obiettivo raggiunto La Corte dei conti: l´evasione non è domata– ROMA - L´Imu centra gli obiettivi di gettito
L´Imu incassa 9 miliardi, obiettivo raggiunto La Corte dei conti: l´evasione non è domata– ROMA - L´Imu centra gli obiettivi di gettito. Secondo autorevoli fonti bancarie i versamenti per la nuova tassa sulla casa, effettuati con la prima rata del 18 giugno scorso, avrebbero consentito all´erario di incassare circa 9 miliardi, a fronte di una aspettativa del Tesoro di 9,7 miliardi. Il gettito complessivo atteso per fine anno è di 21,8 miliardi (3,4 dalla prima casa e 18,4 dalla seconda ad aliquote base): ma bisogna considerare che i contribuenti potevano ripartire i versamenti in tre rate per la prima casa e in due per la seconda e gli altri immobili. Di conseguenza, dalle prime stime basate sulle scelte dei cittadini, l´obiettivo sarebbe stato centrato (anche perché mancano ancora i dati di alcuni istituti di credito) e il governo a dicembre non sarà costretto ad elevare nuovamente le aliquote-base come previsto dalla «clausola di salvaguardia» contenuta nel decreto «semplificazioni fiscali». Se le notizie che giungono dall´Imu sono positive per i conti pubblici che domenica sera il governo affronterà con l´esame della spending review, ieri la Corte dei Conti ha inviato nuovi moniti facendo intendere che i sacrifici fatti non basteranno. «L´anno scorso si è intervenuti con successo, con risultati impressionanti sulla spesa pubblica, ma non basteranno se non si interviene per eliminare la polvere nascosta sotto il tappeto, cioè per eliminare le zone grigie e di scarsa trasparenza dei conti pubblici», ha detto ieri il presidente delle sezioni riunite Luigi Mazzillo, in occasione del «giudizio di parificazione» sul Rendiconto generale dello Stato del 2011 (approvato ieri dal consiglio dei ministri). La crisi - ha sottolineato la magistratura contabile - richiederà un «percorso di aggiustamento sicuramente lungo». Inoltre la Corte è tornata ad osservare che sebbene le misure approvate siano di «successo» in termini di quantità, l´austerità rischia di provocare un «circolo vizioso» sulla crescita. Nel mirino della Corte, presieduta Luigi Giampaolino, anche i tre «bubboni» dell´Italia: la corruzione, l´evasione fiscale e l´affidamento di consulenze ai privati. Sull´evasione la Corte ha sottolineato che fino ad oggi sono stati ottenuti «risultati straordinari» ma che lo «zoccolo duro» è stato «appena scalfito». Per quanto riguarda la corruzione l´allarme è ancora più pesante: secondo le stime della magistratura contabile è la causa della lievitazione delle dei costi delle grandi opere del 40 per cento. Infine le consulenze: è un fenomeno «rilevante e inquietante» che spesso nasconde «concessioni di favori o dazioni illecite».