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 2012  giugno 25 Lunedì calendario

Valsecchi, il genio burbero che trasforma la fiction in oro - Un uomo che divide. Che dice quello che pensa, anche troppo

Valsecchi, il genio burbero che trasforma la fiction in oro - Un uomo che divide. Che dice quello che pensa, anche troppo. Esagerato, iperbolico, sempre so­pra le righe. Uno che proce­de per grandi amori e grandi odi. È così Pie­tro Valsecchi, si­garo sempre pronto e t-shirt scura sotto la giacca alla Ar­mani o alla Don Johnson di Mia­mi Vice : forse il più controver­so tra i produtto­ri di fiction (e film) del mo­mento. Fuori, tra gli addetti ai lavori, conflig­gono tesi oppo­ste. È un geniac­cio antipatico e burberochetra­sforma in oro tutto quello che tocca.Èsoloaiu­ta­to dalla buona stella e da una gran­de fortuna. La complessità del per­sonaggio è tutta qui. Uno che pren­de Checco Zalone da Zelig e lo tra­sforma nel primatista italiano al bot­teghino ha un gran fiuto naturale o ha solo indovinato la mossa giusta? Uno che prende I Soliti idioti da una tv giovanile e li fa incassare una doz­zina di milioni nelle sale è fortunato o vede lontano? Lui si schernisce, l’idea di lanciare al cinema Mandel­li& Biggio è venuta a Filippo, suo fi­glio quindicenne: «Perché non fai un film con loro?». E così. L’altro giorno, alla presentazio­ne del listino di Medusa, quando è partito il trailer de I 2 soliti idioti , prossimo film di Natale della casa, è partita anche una salva di fischi. E Valsecchi s’è incazzato di brutto. Chi è stato e chi non è stato, pronto a stilare liste di proscrizione. Il succes­so ha anche il suo prezzo. E bisogna dire che proprio Mandelli&Biggio gli hanno fatto venire il sangue ama­ro. Buonapartedeicriticicinemato­grafici, si sa, non ama né i cinepanet­toni né la coppia di comici di Mtv. Sono causa dell’involgarimento delpubblico. Menochemaipellico­le così potrebbero trovare spazio nei festival.L’anno scorso Piera De­tassis si era permessa di escludere dal Festival del Film di Roma da lei diretto l’opera prima del duo.Apriti cielo: «È una simpatica ragazza che viaggia ampiamente al di sopra del­le proprie possibilità e che della vita ha capito poco. Una miracolata co­me tanti altri», l’ha aggredita in un’intervista il patron di Taodue. Per Marco Müller, il successore di Detassis nominato dopo un’este­nuante mediazione politica, inve­ce solo violini: «Ha resistito e ha vin­to come l’omino di piazza Tienan­men contro i carri armati », ha esage­rato di nuovo volendo far bella figu­ra nel coté romano­veltroniano. Nato a Crema, Pietro sogna di fa­re l’attore e negli anni ’70 ottiene qualcheparticinanellecommedio­le del momento. Finché decide di tentare il salto a Roma dove si butta sul teatro. Si dice di sinistra, legge e frequenta i salotti giusti.Ma l’incon­tro risolutore è negli anni ’ 80 con Ca­milla Nesbitt, ex assistente di Cesa­re De Michelis. Nella Taodue che fondano insieme, lui è il creativo che monta e rimonta di notte tutti i film e le serie tv, lei la mente ammini­strativa. Producono le prime opere con la regia di Michele Placido ( Pummarò ) e Aurelio Grimaldi ( La ribelle ). Nel 1995 vince il David di Donatello come produttore di Un eroe borghese ( Fabrizio Bentivoglio nei panni di Giorgio Ambrosoli) perlaregiadiPlacido.Nel’98siallar­ga al­la fiction dove ancora oggi sba­glia raramente un colpo. Quando la De Agostini di Loren­zo Pellicioli vuole sbarcare nella produzione di contenuti tv avanza un’offerta di acquisto.A quel punto Mediaset rompe gli indugi creando la major della fiction con Medusa e assorbe il 100% di Taodue pagando­la 107 milioni più il 25% delle quote della nuova società. Dopo Ultimo , Il capo dei capi eivaridistrettidipoli­zia, l’ultimosuccessosull’ondadel­la cinematografia tra Nord e Sud e della sua passione per l’alta cucina, è Benvenuti a tavola con Fabrizio Bentivoglio e Giorgio Tirabassi nei panni di due chef rivali ma amici. Un prodotto che Mediaset trasfor­ma in una macchina da guerra mul­timediale. Nel 2012 arriveranno Il clan dei camorristi con Stefano Ac­corsi e ancora Raoul Bova nei panni di Ultimo . Insieme a lui, in questi an­ni Valsecchi ha lanciato Claudia Pandolfi, Ricky Memphis, Tirabas­si... Tutti frequentatori abituali del­le megacene che offre e cucina lui stesso nella sua casa con terrazza a un passo dal Colosseo.