[NEIL UNMACK], La Stampa 27/6/2012, 27 giugno 2012
Il salvataggio-baby dell’isola di Cipro - Colpita da una tempesta perfetta di crisi economica e disastri causati dall’uomo, Cipro è stata costretta a chiedere aiuto all’Eurozona
Il salvataggio-baby dell’isola di Cipro - Colpita da una tempesta perfetta di crisi economica e disastri causati dall’uomo, Cipro è stata costretta a chiedere aiuto all’Eurozona. Sebbene l’attuazione di riforme potrebbe essere controversa, i 10 miliardi di euro in aiuti sono spiccioli per i fondi di salvataggio della zona stessa. L’Europa avrà bisogno di una strategia diversa per far fronte alle situazioni di Spagna e Italia. L’economia cipriota è stata colpita dalla crisi e dall’aumento della disoccupazione dell’Eurozona. E’ stata colpita anche da due catastrofi diverse; un’esplosione alla centrale elettrica principale che produceva metà dell’energia di tutta l’isola e la ristrutturazione del debito greco, che ha causato alle banche cipriote perdite severe possedendo titoli di stato greci. Nonostante il fatto di essere esclusa dai mercati dalla metà del 2011, Cipro ha ottenuto prestiti dalla Russia. Cipro probabilmente avrà bisogno di circa 10 miliardi di Euro, equivalenti a circa il 55% del Pil. Anche se l’Eurozona si sta abituando a salvare i suoi membri, per Cipro non sarà facile. Il paese avrà bisogno di affrontare un problema persistente di concorrenzialità, evidenziato dai perenni deficit sui conti correnti, previsti ad un 7,8% del PIL quest’anno. Il governo sta attuando un programma di austerità e blocco dei salari, ma i finanziatori dell’Eurozona potrebbero essere più duri e vorranno anche dei provvedimenti più seri contro l’inefficienza per i mancati pagamenti delle tasse e l’evasione. Fortunatamente la cifra è piccola. I fondi di salvataggio dell’Eurozona possono finanziare con facilità Cipro con le loro risorse già esistenti e non c’è necessità immediata di un taglio del debito per il settore privato come è avvenuto in Grecia. Tuttavia, il salvataggio di Cipro mette fine ad un’era per l’Eurozona. Ha salvato quattro paesi relativamente piccoli e adesso sta salvando le banche spagnole. I prossimi problemi sono Spagna ed Italia. Con 526 miliardi di euro di debito in scadenza nei prossimi due anni, questi paesi sono davvero troppo grandi per avere lo stesso trattamento di Cipro.