Luigi Grassia, La Stampa 28/6/2012, 28 giugno 2012
Le organizzazioni sindacali firmatarie degli accordi di Pomigliano passano al contrattacco. La sentenza del Tribunale di Roma del 21 giugno ha obbligato Fiat ad assumere 145 lavoratori iscritti alla Fiom Cgil (che non ha firmato il contratto) argomentando che questi lavoratori subivano una discriminazione in quanto iscritti alla Fiom; adesso gli altri sindacati chiedono ai loro avvocati di preparare una possibile causa contro eventuali atti discriminatori a danno dei lavoratori iscritti (appunto) alle organizzazioni sindacali diverse dalla Fiom, oppure a danno dei lavoratori senza tessera
Le organizzazioni sindacali firmatarie degli accordi di Pomigliano passano al contrattacco. La sentenza del Tribunale di Roma del 21 giugno ha obbligato Fiat ad assumere 145 lavoratori iscritti alla Fiom Cgil (che non ha firmato il contratto) argomentando che questi lavoratori subivano una discriminazione in quanto iscritti alla Fiom; adesso gli altri sindacati chiedono ai loro avvocati di preparare una possibile causa contro eventuali atti discriminatori a danno dei lavoratori iscritti (appunto) alle organizzazioni sindacali diverse dalla Fiom, oppure a danno dei lavoratori senza tessera. La sentenza del Tribunale di Roma aprirebbe, secondo questi sindacati, «una seria e grave questione: rimangono ancora circa 1400 i dipendenti di Fiat Group Automobiles in Cigs, e creare una corsia preferenziale per 145 lavoratori possessori di una tessera sindacale Fiom costituirebbe un discutibilissimo precedente di discriminazione verso tutti i lavoratori. Tra l’altro a noi risulta che, come si legge d’altronde nella sentenza, un certo numero di iscritti Fiom sono stati già coinvolti nella riassunzione». I sindacati sottolineano che «la tutela occupazionale per tutti i dipendenti Fiat Group Automobiles dello stabilimento Giambattista Vico, senza alcuna discriminazione, è contenuta nell’accordo del 15 giugno 2010, peraltro fortemente osteggiato dalla Fiom-Cgil, e nel quale si prevede la progressiva riassunzione di tutti gli addetti di Pomigliano. L’investimento fu reso poi operativo dal successivo incontro del 9 luglio 2010, quando i sindacati firmatari sottoscrissero l’impegno a comportamenti coerenti all’applicazione dell’accordo stesso».