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 2012  giugno 24 Domenica calendario

Da Chiambretti a Volo così i «big» delle radio cambiano frequenza - Benvenuti nella radio che ver­rà

Da Chiambretti a Volo così i «big» delle radio cambiano frequenza - Benvenuti nella radio che ver­rà. Dopo il tornado scatenato dalle rivelazioni di Gfk Eurisko (ora la più ascoltata è Rtl 102.5, Radioraiu­no è scivolata al quinto posto), nei grandi network anche personaggi e programmi sono pronti a cambia­re. In ballo grandi nomi, pardon grandi voci. Tutte indiscrezioni, per carità. Ma bei cambiamenti crescono. Occhi puntati su Chiam­bretti, autentico tesoro radiofoni­co. E poi su Platinette, per tanti an­ni icona del mattino di Radio De­ejay, poi passato al tardo pomerig­gio e adesso in uscita. Molto proba­bilmente sta per firmare con il gruppo Finelco (Montecarlo, 105 e altri). Leggendo qui e là i giornali, pareva avesse litigato con Linus (che tra l’altro pare aver contattato anche Alessandro Cattelan). L’al­tro giorno il deus ex machina di De­ejay sul suo blog ha chiaramente smentito forti dissapori: «Tre mesi fa ho comunicato alla Platy che era arrivato il momento di prendere strade diverse. Raccontare che ab­biamo litigato è meschino e fasul­lo ». «Semplicemente non ci siamo intesi» conferma proprio Platinet­te, vero nome Mauro Coruzzi, pun­gente e sagace, uno dei pochi capa­ci davvero di trascinarsi appresso migliaia e migliaia di radioascolta­tori. Al suo posto, a quanto si dice, arriverà una coppia forte già sulla carta, quella formata dal sempre più convincente Rudy Zerbi e da Laura Antonini,pronti per il«drive time» tra le 18.30 e le 20. Per chiari­re, Zerbi è al top e la Antonini è a De­ejay dal 2004, quindi ormai una ga­ranzia. E Platinette? Nella prossima sta­gione inizierà (non si sa in quale network di Finelco) un nuovo pro­gramma a partire dal 12 settembre («Il giorno dopo l’11, mi sembra simbolicamente giusto») che sarà in qualche modo «in parallelo» con quello di un conduttore «mol­to forte di me sull’informazione». Un evento. Così come, sempre alla corte di Deejay, lo è l’uscita di Fabio Volo, attuale titolare della decisiva fa­scia mattutina, e la sua sostituzio­ne (ma sono sempre voci) con la coppia formata da Federico Russo e Marisa Passera. Orario delicatis­simo: dalle 9 alle 10. Insomma De­ej­ay è alle prese con grossi cambia­menti. Altri colossi invece sono ben sal­di, come Rtl 102.5. O Radio Italia, in gran spolvero, e Virgin, assoluta dominatrice del segmento rock grazie anche all’inarrestabile Rin­go. Oppure continuano nella loro opera di rinnovamento, come Ra­dio Kiss Kiss che pare confermi il programma culto I corrieri della se­ra con Pippo Pelo e l’impertinente Francesco Facchinetti. E, mentre pare che Fiorello voglia sul serio co­struirsi una propria piattaforma r­a­diofonica capace anche di interagi­re con il web e con i social network, all’orizzonte di Rairadiodue c’è Piero Chiambretti.Anzi,più che al­l’orizzonte. Lui in realtà è già in on­da con Chiambrettopoli giusto per il periodo degli Europei di calcio. Ma è possibile che rinnovi l’impe­gno anche per la prossima stagio­ne. Inutile dirlo: in radio Chiam­bretti funziona alla grande. «Mi piacerebbe molto continuare su Radiodue. In fondo ho cominciato proprio alla radio», spiega lui. Poi aggiunge una stilettata che sem­bra polemica ma non lo è poi così tanto: «La radio ora è il volto uma­no della tv». Chiambretti natural­mente è anche un volto televisivo. E attende la presentazione dei pa­linsesti di Mediaset per delineare bene i propri progetti per la stagio­ne ventura. Potrebbe non avere programmi in cantiere fino a gen­naio. Quindi c’è tempo per la radio e, eventualmente, per creare an­che le basi per un nuovo show. «Sto valutando le proposte con il di­rettore di Radioraidue, persona di grande competenza con la quale mi intendo alla grande». A Chiam­bretti, che ovviamente non si sbi­lancia sulla natura delle offerte, po­trebbe essere stato offerto un pro­gramma nella fascia che una volta era di Fiorello, quella tra le 13.30 e le 15.Sarebbe un format basato sul­l’attualità e condito da quella bril­lantezza pungente, ma non pole­mica, che alla fine è il marchio di fabbrica di questo insolito show­man. Dovesse accettare, sarebbe allo stesso tempo un volto Media­set e una voce Rai, quindi urgereb­be una ( logica) liberatoria da Colo­gno Monzese. Ma sono discorsi che per ora si profilano soltanto al­l’orizzonte. E nelle prossime setti­mane avreanno contorni più preci­si. Senza dubbio è il momento del radiomercato, ossia di quelle trat­tative che poi delineano i palinse­sti della stagione successiva. Per ora, come dice un autorevole insi­der, «si tratta più che altro di voci in uscita e non in entrata».Come a di­re che c’è soltanto gente che se ne va (da qualche radio) e non che ar­riva ( in un’altra).Ma è solo questio­ne di giorni. Pochi. Giusto un po’. PRONTI PER RIPARTIRE