Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  giugno 25 Lunedì calendario

CALIFORNIA, FOIE GRAS VIETATO “LE OCHE SOFFRONO TROPPO”


Adieu foie gras: Terminator non perdona. Sì, ci sono voluti sette anni e mezzo di dibattiti, proteste, marce e contromarce, appelli e contrappelli: ma alla fine la legge che l’allora governatore Arnold Schwarzenegger firmò nel 2004 entrerà in vigore.
Adieu foie gras. Dal primo luglio ogni commercio o consumo del fegato più prelibato del mondo verrà punito, in California, con una multa salata come quella delicatezza non dovrebbe risultare mai: 1000 maledettissimi dollari.
Nello stato più salutista d’America hanno vinto ancora una volta gli animalisti. Quella prelibatezza che a Parigi una legge protegge come “patrimonio culturale e gastronomico di Fancia” da questa parte del mondo viene invece bandita. La tecnica del “gavage”, cioè l’ingrasso forzato del fegato di anatre
e oche via tubo, è considerata “crudeltà”: per la rabbia e l’indignazione degli chef più applauditi della Terra.
Da Hollywood in giù la disperazione s’affaccia nel piatto. E come se non bastasse i militanti dell’Animal Protection and Rescue Leage si mettono a guastare la festa anche ai pochi carbonari che celebrano l’addio. C’è voluta la polizia, l’altra sera, per riportare l’ordine al 77 di Maiden Lane, San Francisco, dove i discepoli del fegato ingrassato s’erano radunati per un’ultima cena al LesCongierges. Per non parlare delle sette portate del “Foie For All” menu firmato dal
celebrity chef Josiah Citrin a Santa Monica: 185 dollari a persona champagne escluso - ca va sans dire.
Così muore una delle ricette più antiche e controverse della storia. Dalle prime testimonianze tra gli antichi egizi, 2500 anni fa, alle follie di Eliogabalo, l’imperatore che di quel fegato ingozzò i suoi cani, il foie gras ha un vicenda così lunga e travagliata che più di una volta è andata in cortocircuito. Per esempio: indovinate chi issò il primo bando per crudeltà? La Germania nazista. Mentre, oggi, anche Israele è tra gli stati che sbandierano il no: malgrado furono proprio gli ebrei a salvare quel particolarissimo grasso dal dimenticatoio in cui era caduto nel Medioevo. Intendiamoci: il divieto d’ingrassamento forzato oggi funziona in tante parti d’Europa,
Italia compresa. Ma in nessun paese, come in California, il bando attiene al consumo. Ipocriti noi o talebani loro?
La faccenda è così intricata che divide anche gli chef. Il grande Wolfgang Puck oggi dice di condividere il bando. Ma il rivale Anthony Bourdin lo accusa di far buon viso a cattivo gioco: e un paio d’inchieste hanno svelato la presenza del foie gras nei suoi ristoranti del resto del mondo. Proprio Bourdin è invece un suo difensore da tempi non sospetti. Fu il primo a organizzare la resistenza quando già Chicago, nel 2004, propose il bando: poi abolito, due anni dopo, a furor di popolo. Succederà lo stesso adesso in California?
“Difficile” spiega a Repubblica Mark Caro, autore de “Le guerre del Foie Gras”: “A Chicago bastò una seduta del comune.
Lì si dovrebbe ripassare dal senato, poi dall’assemblea generale, poi dal nuovo governatore...”. La vittoria rischia anzi di rinvigorire gli oppositori di tutt’America: “Che finora erano sempre stati sconfitti: dal New Jersey alle Hawaii passando per il Maryland”. E pensare che la stessa American Veterinary Association ha concluso che l’intubazione non può definirsi “crudeltà”. E che, dai polli ai maiali, tanti altri animali d’allevamento - sostiene perfino un editoriale sul
New York Times
se la passano decisamente molto peggio: perché allora cominciare proprio da qui? Forse ha ragione chi insinua che per gli animalisti il fegato d’oca è - come menu insegna - solo l’antipasto. Adieu foie gras: e arrivederci al prossimo bando.