Jaime D’Alessandro, la Repubblica 23/6/2012, 23 giugno 2012
Libri che diventano applicazioni e applicazioni che pescano a piene mani dai libri. Ma nello strano mondo della letteratura ai tempi dell’iPad, anche il lettore sta cambiando ruolo
Libri che diventano applicazioni e applicazioni che pescano a piene mani dai libri. Ma nello strano mondo della letteratura ai tempi dell’iPad, anche il lettore sta cambiando ruolo. Comincia ad accompagnare le figure principali, le consiglia, le aiuta, a volte perfino ci litiga. È la nuova frontiera dei libri per smartphone e tablet che ha iniziato ad emergere a maggio con la rivisitazione di Frankenstein di Mary Shelley fatta da Dave Morris, scrittore e fumettista londinese con un passato nel settore dei videogame. E ora tocca all’Odissea di Omero, trasformata a Milano in una narrazione d’avventura presso gli studi della Elastico srl, la stessa che due anni fa pubblicò una bellissima versione del Pinocchio di Collodi. I viaggi di Ulisse, che uscirà la prossima settimana e che qui presentiamo in anteprima, funziona esattamente in questa maniera: trasforma tutti noi in personaggi del libro. «In genere, nei libri-app o negli app-libri, l’interattività è confinata alle immagini», spiega Giorgia Conversi della Elastico. «Il testo resta da parte, isolato, e poi si “gioca” con elementi delle illustrazioni in maniera più o meno complessa. Invece adesso si può interagire con la narrazione». Che nel caso di I viaggi di Ulisse significa manipolare le pozioni della maga Circe, oppure aiutare i soldati a scendere dal cavallo di Troia, o ancora entrare in prima persona nella caverna di Polifemo. Nella versione per iPad del romanzo di Mary Shelley invece, si dialoga direttamente con Victor Frankenstein, arrivando a guadagnarsi la sua fiducia o, secondo le scelte, provocando il suo disprezzo. Quanto basta per far scattare gli applausi dalle colonne di testate come il Financial Times e The Guardian. Una musica leggermente diversa dai cosiddetti “enhanced book”, i libri arricchiti da video, mappe e musica, primo vero sintomo della trasformazione degli ebook. Opere complesse, a volte costose da produrre, come Our Choice di Al Gore, Parga Winter di Madeleine Albright, passando per i più recenti di Poe dedicato ad Edgar Allan Poe, The Waste Landdi T. S. Eliot o Jack Kerouac’s On The Road. Perché stavolta la variabile lettore entra in gioco. Nel frattempo gli ebook e le applicazioni letterarie, almeno nei negozi online di Google o Apple, cominciano ad assomigliarsi. Grazie a strumenti come iBook Author, i primi possono essere arricchiti da colonne sonore, animazioni, filmati, tanto che a volte non sono più distinguibili dalle app. «È l’inizio di un genere o sottogenere legato agli enhanced book», sottolinea Cristina Mussinelli, consulente dell’Associazione Italiana Editori. «Si aprono di continuo nuove strade e in futuro mi aspetto libri che sfrutteranno ad esempio la galleria fotografica del nostro cellulare o chissà cos’altro per rendere la narrazione ancora più personale». Jaime D’Alessandro