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 2012  giugno 24 Domenica calendario

Cipro alla Presidenza di Turno Ue Pensando più ai Rubli che all’Euro – Demetris Christofias, presidente di Cipro, è nato nel 1946 e dal 1960 è iscritto al partito comunista

Cipro alla Presidenza di Turno Ue Pensando più ai Rubli che all’Euro – Demetris Christofias, presidente di Cipro, è nato nel 1946 e dal 1960 è iscritto al partito comunista. Ha studiato e si è laureato a Mosca, parla perfettamente il russo, a Mosca si innamorò della futura moglie Elsie. È convinto che il dissolvimento dell’Urss sia stato un «crimine contro l’umanità». Insomma: l’hanno definito l’unico capo di Stato comunista nell’Unione europea. È forse anche per questo, e soprattutto per i 15-20 miliardi di depositi russi parcheggiati nelle sue banche, che Cipro — membro dell’eurozona — potrebbe rivolgersi fra poco alla Russia per evitare la bancarotta: sarebbe intenzionata a chiedere dai 3 ai 5 miliardi di prestiti senza condizioni, cioè senza l’impegno a nuove misure di austerità che invece verrebbero richieste da Bruxelles. Altri 2,5 miliardi, all’interesse del 4,5%, l’isola li ha ricevuti in dicembre, sempre da Mosca. E sempre senza vincoli particolari. Ora, però, le casse sono ancora più vuote. E infatti, ai soldi russi, dovrebbero aggiungersi a ruota anche quelli europei. Già da domani, Cipro potrebbe essere la quinta fra le 17 nazioni dell’eurozona a chiedere ufficialmente aiuto a Bruxelles. Come la Grecia, come la Spagna per le sue banche. Con una differenza: la piccola Cipro, fra una settimana, diventerà per 6 mesi presidente di turno di tutta la Ue. Ma la Ue non può né sa salvarla senza l’abbraccio di Putin. Non lo ha fatto prima, quando Cipro ha lasciato dilagare la sua esposizione verso la Grecia fino al 175% del suo Pil. E non lo fa ora, che i salvataggi già operati o promessi ad Atene o a Madrid hanno drenato tante forze. Mosca che accorre generosa è un po’ uno smacco simbolico per Bruxelles. Anche perché Mosca avrà pure qualche interesse strategico: antico centro di interessi britannici, Cipro è sempre stata la classica portaerei nel Mediterraneo, in vista di Turchia, Siria, Libano, Israele, Grecia. Fra le nebbie della crisi, è come se laggiù si stia giocando una partita ambigua, e non solo economica. Perché alla fin fine, in fondo alla diga dell’eurozona, è il dito di Putin a turare la falla. Luigi Offeddu