Eleonora Barbieri, il Giornale 22/6/2012, 22 giugno 2012
Ossessione figlio su misura Ora scegli il sesso con la dieta - Alla fine sembra semplice, e così innocuo
Ossessione figlio su misura Ora scegli il sesso con la dieta - Alla fine sembra semplice, e così innocuo. Basta aggiungere un po’ più di sale, mangiare salmone affumicato o bere più latte e il bebè arriverà come per magia- maschio o femmina, a seconda dei desideri. Certo, con una probabilità non totale, ma quasi:l’87 per cento di possibilità di ottenere il sesso preferito, un maschio dopo due femmine, per esempio, come nel caso di Françoise Labro, giornalista e co-autrice del libro Scegli il sesso del tuo bambino di François Papa, ginecologo francese specializzato nel «metodo naturale basato sull’alimentazione », come spiega il sottotitolo (il volume è da poco uscito in Italia ed è pubblicato da Sperling & Kupfer). Insomma Labro racconta: «Trent’anni fa mi sono lanciata nella più entusiasmante delle avventure: scegliere il sesso del mio futuro figlio con il metodo alimentare ». Labro ha avuto il bimbo che sperava. Una «meravigliosa esperienza » spiega, e non si capisce bene se si riferisca al figlio, o al fatto di essere riuscita (almeno nelle intenzioni) a indirizzarne il destino (sessuale). Del resto secondo Labro non c’è nulla di strano, anzi, da secoli le coppie tentano di influenzare il corso della natura e selezionare un figlio su misura. In passato succedeva per questioni dinastiche, di dote, di mentalità; oggi invece - parola dell’esperto prevale «l’interesse di mamma e papà di garantire al bambino le migliori chance per il futuro ». Davvero il sesso è una chance per il futuro? E davvero è segno di «interesse » al bene del figlio da parte dei futuri genitori? Il metodo proposto da Papa si avvale dell’ombrello del «naturale» e quindi si potrebbe pensare: in fondo, che male c’è?Tanto vale tentare.È un po’ come mangiare la pizza per accelerare le doglie, o come seguire le vecchie leggende sui legami fra sesso del nascituro e giorni del concepimento, fasi lunari, tipo di rapporti o altre tecniche più o meno folcloristiche ( come pizzicarsi il testicolo sinistro per avere un maschio, oppure mirare l’ovaio destro...). In questo caso è una questione di sali: sodio e potassio (e via di conseguenza sul resto del menu) per chi vuole un maschio, calcio e magnesio per la femmina. Niente di che, alla fine: al massimo si accumulerà un altro po’ di cellulite. Ma anche se il metodo è «naturale », è davvero così «naturale» determinare il sesso di un figlio? Perché in alcune cliniche private, per esempio negli Usa, le coppie possono decidere se avere un maschio o una femmina, grazie alla diagnosi preimpianto. Ci sono banche del seme che propongono il curriculum dei donatori: belli, intelligenti, biondi, atletici, occhi verdi, propensione per la musica,per l’arte,per la matematica. C’è un istituto inglese che ha inaugurato la «lotteria degli ovuli» e c’è perfino una clinica, a Los Angeles, che ha selezionato una lista di donatori sosia delle star del cinema, per un figlio che (forse) somiglierà a Johnny Depp o a David Beckham. Et voilà . Il figlio su misura non è più un incubo futuristico, è un’ossessione che le tecnologie (nate per la prevenzione) possono soddisfare, potenzialmente, in modo sempre più preciso. E che continua dopo la nascita, con la pretesa di crescere figli più perfetti della perfezione. Mangiare un po’ di tonno in scatola o qualche lampone non è un’operazione da eugenetica nazista, per carità. Non è neanche la selezione sessuale brutale che avviene in paesi come India o Cina. Ed è vero che è molto comune desiderare un maschio o una femmina, ma è ancora difficile credere che sia «naturale» scegliere il sesso del proprio figlio.