Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  giugno 22 Venerdì calendario

L’ecologia, disastro nato da una favoletta - Mentre i grandi leader del mondo si riuniscono invano a Rio per l’inutile ecosummit, ricorre il 50mo anniversario della Primave­ra Silenziosa, la Bibbia degli am­bientalisti

L’ecologia, disastro nato da una favoletta - Mentre i grandi leader del mondo si riuniscono invano a Rio per l’inutile ecosummit, ricorre il 50mo anniversario della Primave­ra Silenziosa, la Bibbia degli am­bientalisti. Chi mi legge sa che io ri­tengo che l’ambientalismo- assie­me a schiavitù, nazismo, comuni­smo, terrorismo-sia uno dei gran­di mali che hanno afflitto l’umani­tà. Qualcuno dice che sono seve­ro, qualcun altro taglia corto e di­ce che sono provocatore e bugiar­do. Facciamo così: giudicate voi. È indubbio che l’ambientali­smo è animato da, apparentemen­te e a parole, ottime intenzioni, co­me peraltro ottime furono, alme­no a parole, le intenzioni di nazi­smo e comunismo. L’ottima inten­zione dell’ambientalismo - di cui, peraltro, proprio i gerarchi nazisti furono ardenti seguaci - è salvare il pianeta. Da chi e/o da cosa? Da chi, dall’uomo stesso: siamo noi il cancro del pianeta e come ogni cancro va estirpato con la forza. Da cosa, da una pletora di pericoli che, però, sono per lo più fasulli. Porre in essere azioni per allevia­re rischi inesistenti o, peggio, per ignorare, non affrontare (o, sem­pre peggio, aggravare) rischi reali, può avere conseguenze fatali e pandemiche. Rachel Carson aveva iniziato gli studi universitari di biologia e, co­erente con una pratica che sareb­be diventata ricorrente tra gli am­bientalisti, non riuscì a completar­li fino al dottorato: conseguì solo un bachelor (l’equivalente della nostra odierna laurea triennale) e con diversi anni di ritardo rispetto ai coetanei. Fallita come scienzia­ta, si dette alla divulgazione con­tro la scienza. Nel 1948 Paul Mul­ler era stato premiato col Nobel per aver inventato la molecola del Ddt, cruciale per la lotta contro il tifo e la malaria. Nel 1948, nella so­la isola di Ceylon (odierno Sri Lanka), si contarono 2 milioni di casi di malaria che, grazie al Ddt, poi benedetto da Winston Chur­chill come «polvere miracolosa», si ridussero a 31 casi nel 1962. E nel 1962 uscì Primavera Silen­ziosa . Nel cui primo capitolo la Carson si inventò di sana pianta una città così avvelenata dal Ddt che le primavere sarebbero ap­punto silenziose, a causa della morte di tutte le specie di insetti e uccelli che altrimenti allietano le orecchie di chi va per prati. La cit­tà naturalmente non esiste, ma lo stesso il Ddt fu bollato nel libro co­me «l’elisir della morte», mentre invece stava salvando milioni di vi­te umane. Cosa che continuò a fa­re fino a quando l­a campagna lan­ciata dalla Carson e urlata dai mo­vimenti ambientalisti (che stava­no al tempo nascendo) lo mise al bando, proibendone l’uso in tutto il mondo. La conseguenza fu (è) che milioni di persone hanno ri­preso ( stanno continuando) a mo­rire per la malaria: da 650mila fino a due miliono l’anno. Il che do­vrebbe già rendere giustizia del pa­ragone con nazismo e comuni­smo. Nel caso non ne foste ancora convinti, continuate a leggere. Non contenti della strage della malaria, i Verdi del mondo sono impegnati in altre non meno im­ponenti. La lotta all’agricoltura con organismi geneticamente mi­gliorati (Ogm) è una di queste. Vi sono nel mondo oltre un miliardo di persone che, essendo la loro unica fonte di nutrizione il riso (ve­getale di propria natura privo di vi­tamina A), soffrono di un grave de­ficit alimentare, che nei casi più se­veri causa cecità o anche morte prematura. Se solo quelle perso­ne potessero coltivare golden rice che, geneticamente migliorato, è ricco di beta-carotene (un precur­sore della vitamina A), il loro desti­no sarebbe meno miserabile. Ma non possono perché gli ambienta­listi del mondo hanno dichiarato la guerra agli Ogm. Un’altra tanto tragica quanto ignorante lotta dei Verdi del mon­do è quella per la riduzione delle emissioni di CO2. Dovete sapere che l’85% delle azioni che faccia­mo sfruttano energia prodotta con emissioni di CO2 (il restante 15% no, grazie a nucleare e idroe­lettrico) e che l’80% dei costi del ci­bo nel nostro piatto sono costi energetici: in pratica, la moderna agricoltura altro non è che la tra­sformazione di petrolio in cibo. Orbene, ridurre le emissioni di CO2 del 50% come prefigurano i Verdi (tra i quali brillano perso­naggi come Al Gore o il Principe Carlo d’Inghilterra), a noi farebbe saltare la cena, ma porterebbe centinaia di milioni di persone dalla condizione di morti-di-fa­me a quella di morti per fame. E ora il vostro severo verdetto: ditemi se è vero o no che l’ambien­talismo ha o non ha fatto danni enormi, tali da farlo di diritto en­trare nella classifica dei grandi ma­li del mondo. E ancora più danni potrebbe fare se i suoi insani pro­positi non saranno fermati.