Giovanna Gabrielli, il Fatto Quotidiano 22/6/2012, 22 giugno 2012
IL FATTO DI IERI - 22 GIUGNO 1924
All’inizio, nel 1923, l’anno della grande crisi tedesca, si chiamava “Istitut für Sozialforschung”, Istituto per le ricerche sociali progettato e finanziato da Felix Weil, agiato studente di origini argentine con solide basi marxiste, e raccolto attorno a un gruppo di intellettuali marxisti indipendenti. Ma fu il 22 giugno 1924 che, inaugurata da Karl Grünberg, accademico viennese, nacque, nell’Aula Magna dell’Università, la mitica “Scuola di Francoforte” che, col suo marxismo critico e autocritico, la “teoria critica della società” e l’analisi del rapporto tra scienza e capitalismo, è tuttora un faro per la comprensione della nostra realtà. Un evento epocale nella storia della cultura tedesca e del pensiero occidentale legato alle figure di Horkheimer, Adorno, Pollock, Marcuse e Fromm, il “circle” degli esordi della Scuola che, brutalmente chiusa nel ’33 dai nazisti, si trasferirà prima a Ginevra e poi, assieme ai suoi fondatori, tutti illustri esiliati, negli Usa. Per tornare, alla fine degli anni 40, nuovamente a Francoforte e riaprire nella storica sede di Senckenberg Anlage. Un edificio stile razionalista dove ancor oggi prosegue la vita di una delle più famose Scuole filosofiche del ‘900.