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 2012  giugno 27 Mercoledì calendario

Ma quant’è sostenibile il paese che ospita Rio +20? I pil continua a crescere, anche se «solo» del 3 per cento l’anno, la disoccupazione è ai minimi storici ed è il trentesimo paese più ecologico al mondo, almeno per come lo ha classificato l’indice di performance ambientale creato dal l’Università di Yale in collaborazione con la Colombia University

Ma quant’è sostenibile il paese che ospita Rio +20? I pil continua a crescere, anche se «solo» del 3 per cento l’anno, la disoccupazione è ai minimi storici ed è il trentesimo paese più ecologico al mondo, almeno per come lo ha classificato l’indice di performance ambientale creato dal l’Università di Yale in collaborazione con la Colombia University. Il Brasile, che ospita la conferenza dell’Onu sullo sviluppo sostenibile RIO +20, guarda fiducioso al futuro, anche se spesso le sue politiche ambientali sono oggetto di critiche. In primo luogo su II’Amazzoni a, dove le polemiche sono state generate dal nuovo codice forestale che abbassa di molto la protezione del polmone verde del mondo. Certo, la percentuale di disboscamento è scesa tra 2004 e 2011 di oltre l’80 per cento e il paese scommette sull’economia verde. Peccato però che, in stati come il Mato Grosso o la Rondonia, quanto c’era di foresta sia stato già quasi tutto abbattuto; e che oltre il 95 per cento della soia brasiliana, uno dei motori della rivoluzione verde, sia ogm. Diverso il discorso sui biocombustibili ricavati da canna da zucchero, tre volte meno a inquinanti di quelli «da mais» statunitensi e che riforniscono l’80 per cento delle automobili. Non a caso la regione di Ribeirão Prete, a 300 km da San Paolo, è stata definita la California brasiliana. Qui la multinazionale Syngenta ha deciso di testare un’innovazione tecnologica da usare poi nel resto del mondo: la creazione di germogli ogm free, il Plene, per far crescere la produzione della Canna da zucchero senza aumentare la superficie coltivabile» «Il governo crede che la direzione giusta sia sposare la produttività» spiega a Panorama José Geraldo Fonteles, segretario dell’Agricoltura. «Essendo grandi tre volte l’Europa, possiamo diventare la locomotiva verde del mondo». E se la produzione verde-oro di energia da fonti rinnovabili è pari al 45 per cento del totale (la media internazionale è l’11 per cento), crescono le preoccupazioni sull’esito di Rio +20. Il rischio è che il summit si concluda con un documento poco incisivo e senza alcun vincolo ambientale.