Domenico Tortora, Libero 20/6/2012, 20 giugno 2012
VOGLIO IL REINTEGRO MA IL MAGISTRATO È SENZA SOSTITUTO
Egregio direttore, innanzi tutto mi presento: sono Domenico Tortora, nato a Bari e ivi residente in frazione Santo Spirito. Il mio è solo un grido di aiuto perché giustizia sia fatta dopo che l’Agenzia delle Entrate a cui ho donato oltre 31 anni della mia vita, e per la quale ho sempre onestamente lavorato, - dal primo gennaio 1994 al 2009 non ho fatto un giorno di assenza per malattia o altro, e addirittura nel mese di gennaio 2009 vantavo ancora 50 giorni di ferie dell’anno precedente oltre a quelle in corso - mi ha illegittimamente licenziato. Tra le altre cose, l’Agenzia mi ha coperto di avvisi di accertamento per decine e decine di migliaia di euro e solo dopo 19 giorni dal licenziamento sono stato colto da infarto al miocardio (o come lo chiamano “di crepa cuore”) e ancora oggi trascorro notti insonni per il tanto male ingiustamente patito. Desidero che la mia storia emerga, venga a galla, voglio essere giudicato dalla gente onesta e non solo da tutti coloro che si sono succeduti nella vicenda. Ho vissuto per 61 mesi e 15 giorni, dal 10 maggio 2004 al 24 giugno 2009, il quotidiano trasferimento da Bari-Santo Spirito a Brindisi e viceversa per un totale di ben 270 chilometri. Il tutto prestando regolare servizio mediamente per circa 9 ore al giorno, oltre a quelle per il viaggio, e mettendoci tutto l’impegno per raggiungere e superare gli sfidanti obiettivi di contrasto all’evasione. Non è poca cosa. Così si ripaga la gente onesta! Ho impugnato il licenziamento in quanto illegittimo e immotivato con regolare ricorso ex art. 414 del c.p.c. dinanzi al giudice del lavoro di Bari, depositato nel mese di gennaio dell’anno 2011. La prima udienza era stata fissata per il 17 novembre 2011, ma in quella data si scopre che il giudice era stato trasferito e da allora a oggi - dopo che son trascorsi ben sette mesi - il ruolo è ancora congelato: non si hanno più notizie su come e quando giustizia sarà fatta! Giova soggiungere che, per analoga e identica questione che ha visto coinvolto con me un altro collega in quanto si trattava di situazione connessa, il suo ricorso presentato contestualmente al mio e assegnato ad altro giudice si è concluso in data 2 maggio 2012 con sentenza che ha accolto il ricorso e dichiarato in maniera inequivocabile la illegittimità del licenziamento intimato dalla. A me quando toccherà ottenere giustizia? Spero non dopo la mia morte! DOMENICO TORTORA