Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

La crisi economica ha fatto scendere dal piedistallo gli Stati Uniti, che non sono più il paese al mondo dove i milionari sono più numerosi.
Il titolo spetta ora all’Asia, che nel 2011, secondo lo studio annuale di Capgemini (in collaborazione con Rbc Wealth Management) sulla ricchezza nel mondo, contava ben 3,37 milioni di grandi fortune, in aumento dell’11% in due anni.
I nuovi Paperoni si trovano soprattutto in Cina (ça va sans dire), Giappone, Thailandia, Malesia e Indonesia.
Oltreoceano i milionari sono un po’ meno numerosi che nel 2010 (3,35 milioni, in calo dell’1,1%). Ma in compenso restano ancora i più ricchi del mondo, con una fortuna stimata 11.400 miliardi di dollari (8.971 miliardi di euro), maggiore rispetto ai 10.700 miliardi di dollari (8.420 miliardi di euro) totalizzati dai «colleghi» asiatici. E questo malgrado la ricchezza degli americani sia diminuita del 13% l’anno scorso.
E il Vecchio continente?
Qui il numero dei milionari è aumentato leggermente (+1,1%), per raggiungere i 3,2 milioni. E il calo registrato in Polonia e nel Regno Unito è più che compensato dall’aumento delle grandi fortune in Irlanda, Germania e Russia.
Nel mondo il numero totale dei milionari è rimasto pressoché stabile (11 milioni di persone), ma la loro fortuna (42 mila miliardi di dollari, oltre 33 mila miliardi di euro) è calata dell’1,7% rispetto al 2010.
«Coloro che detengono più di 5 milioni di dollari», spiega Jean Lassignardie di Capgemini, «sono stati i più penalizzati, senza dubbio perché questi patrimoni molto importanti sono i più esposti alle turbolenze dei mercati finanziari e al rallentamento economico».