Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  giugno 20 Mercoledì calendario

Maturità al via Cosa cambia? - Oggi ha inizio la maturità. Quali sono le novità rispetto al passato? La principale novità è data dal passaggio al plico digitale, vale a dire l’invio delle tracce per email alle scuole italiane invece che in forma cartacea

Maturità al via Cosa cambia? - Oggi ha inizio la maturità. Quali sono le novità rispetto al passato? La principale novità è data dal passaggio al plico digitale, vale a dire l’invio delle tracce per email alle scuole italiane invece che in forma cartacea. Come si svolgerà? Il «plico telematico», è stato già «recapitato» alle scuole sede d’esame ma per il momento ha la forma di una cartella priva di contenuto. Le scuole hanno avuto quattro giorni per effettuare la «pulizia» e il controllo delle postazioni di lavoro deputate, per scaricare l’applicativo ed effettuare dei test per essere sicuri che tutto funzioni alla perfezione. Come verranno scaricate le tracce? Fino a domani il plico si presenta in forma criptata. Per scaricarlo sè necessaria una prima chiave già fornita alle scuole per permettere loro di custodire i file al sicuro all’interno del terminale definito per questo scopo, come avveniva negli anni scorsi nelle caserme delle forze dell’ordine. Solo la mattina della prova, alle 8.30, verrà fornita via mail al dirigente e al responsabile del processo la chiave del ministero indispensabile per rendere leggibili le tracce.Il dirigente deve avere poi a disposizione le stampanti per distribuire i fogli agli studenti. Trasferire le tracce in forma digitale non espone al rischio di hacker? Da giorni la polizia postale sta monitorando il sito del ministero dell’Istruzione per evitare che gli hacker possano entrare in possesso del codice prima che questo venga reso pubblico. Si tratta di un controllo «capillare e molto attento» sottolineano. Finora è stato efficace in quanto sul sito - la «porta» spiegano gli esperti, da aprire per tentare di accedere alle tracce - non si sono registrate nè anomalie nè tantomeno attacchi. Il sistema, inoltre, non funziona online ma attraverso una rete interna. Come sono composte le chiavi di accesso? il Miur ne ha predisposte due: una «privata» per ogni singola commissione, in mano esclusivamente al presidente di commissione, composta da sei caratteri alfanumerici. La seconda è «pubblica», uguale per tutte le scuole e composta da 25 caratteri che sarà resa nota solo stamattina. Per accedere devono essere inserite insieme e un eventuale hacker dovrebbe provare miliardi di combinazioni prima di trovare quella giusta. Alla polizia postale, comunque, escludono che qualcuno, già oggi, possa entrare in possesso dell’ultima chiave e inviarla a chi ha già gli altri dati informatici: impossibile farlo senza farsi individuare e troppo complesso il sistema di cifratura. In ogni caso, il monitoraggio sarà ancora più attento nelle prossime ore e comunque fino alla fine delle prove scritte, anche per verificare se qualcuno inserisca su Internet le tracce prima che queste siano rese ufficialmente pubbliche. E se dovesse mancare la corrente o non dovesse funzionare una stampante? Le situazioni possibili sono molte. Per qualsiasi tipo di emergenza basta rivolgersi al nuclei di supporto dell’Ufficio scolastico regionale dove è depositata almeno per quest’anno una copia cartacea del plico digitale. L’ipotesi di un invio digitale era nell’aria da alcuni anni. Come mai non è stata presa in considerazione? Per mancanza di coraggio. Mariastella Gelmini quando era alla guida del ministero non se l’è sentita di rischiare. Con il passaggio al digitale si evitano soprattutto i costi relativi al trasporto (con accompagnamento delle forze dell’ordine) dei plichi cartacei che venivano inviati agli Uffici Scolastici Regionali dove erano custoditi al sicuro nelle cassaforti, e da lì alle scuole il mattino delle prove d’esame. Da quest’anno partono anche i verbali digitali. Che cosa sono? Si tratta di un ulteriore applicazione dell’innovazione tecnologica alla maturità. Si tratta dell’uso da parte dei professori della «Commissione web», per stendere i verbali in forma digitale. L’applicazione è disponibile da quest’anno in maniera facoltativa. Il ministero vorrebbe arrivare ad utilizzarlo a regime a partire dal 2013. ma non ha nulla a che vedere con il plico digitale, dunque eventuali problemi della «Commissione web», non provocano conseguenze sull’invio delle tracce. La terza novità è la stretta sulle lodi. In che cosa consiste? Da quest’anno va a regime il decreto Gelmini: per aspirare alla lode bisogna aver preso otto in tutte le materie negli ultimi tre anni. Ma non solo. Il candidato deve anche arrivare alla maturità con il massimo dei crediti (25) e deve poi riuscire a prendere il massimo in tutte le prove d’esame, arrivando a 100 senza usufruire dei 5 punti di bonus.