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 2012  giugno 20 Mercoledì calendario

L’Italia ha perso duemila ricchi - Duemila ricconi in meno. Con la crisi che sferza il Paese stando all’annuale World Wealth Report curato da Capgemini e Rbc - il risultato italiano in termini di Paperoni (quelli che possono vantare un patrimonio, prima casa esclusa, da almeno 1 milione di dollari) non va male

L’Italia ha perso duemila ricchi - Duemila ricconi in meno. Con la crisi che sferza il Paese stando all’annuale World Wealth Report curato da Capgemini e Rbc - il risultato italiano in termini di Paperoni (quelli che possono vantare un patrimonio, prima casa esclusa, da almeno 1 milione di dollari) non va male. Restiamo al decimo posto nella classifica mondiale. I ricchi passano da 170 mila nel 2010 a 168 mila nel 2011. Causa principale di tale riduzione dell’1,3% è la capitalizzazione del mercato che nel 2011 ha registrato una contrazione del 25% (seguita a quella del 14% del 2010). Sono diminuiti i risparmi individuali passati dal 16,8% del 2010 al 16,5% del 2011 e il pil nel 2011 si è attestato su una crescita minima dello 0,4%. A livello mondiale due sono le tendenze: cresce il numero dei ricchi, ma molto più lentamente che in passato: +0,8% dopo il +8,3% registrato nel 2010. Secondo: la ricchezza finanziaria degli individui con alto patrimonio netto è diminuita globalmente dell’1,7%. In calo ovunque, tranne che in Medio Oriente. Per la prima volta l’Asia-Pacifico ha superato per numero di super ricchi il Nord America: 3,37 milioni nel 2011 (+1,6%) contro i 3,35 milioni di «paperoni» nordamericani. Che si prendono la rivincita quanto a maggiore ricchezza: 11.400 miliardi di dollari contro i 10.700 miliardi di dollari concentrati tra i benestanti asiatici. La crescita (pur anemica) della popolazione globale dei ricchi può essere attribuita, secondo il rapporto, per lo più alla fascia tra 1 e 5 milioni di dollari che è aumentata dell’1,1% e rappresenta il 90% della popolazione globale dei Paperoni. Tempi duri anche per gli ultra ricchi. Il numero di chi ha un patrimonio pari o superiore ai 30 milioni di euro è diminuito del 2,5% nel 2011. La loro ricchezza è scesa del 4,9% dopo un aumento dell’11,5% nel 2010. Tornando ai «semplici» Paperoni da almeno un milione, da soli, i tre paesi al vertice ossia Usa, Giappone e Germania - raccolgono il 53,3% della quota totale di super-ricchi, quota leggermente superiore al 53,1% del 2010. Tra i dodici maggiori paesi per numero di benestanti, il Brasile ha registrato la maggior percentuale di crescita: +6,2%.