Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  giugno 20 Mercoledì calendario

La vita dopo Blockbuster: i film si noleggiano in salotto – Proprio ai primi di giugno ha chiuso in Italia anche l’ultimo negozio Blockbu­ster

La vita dopo Blockbuster: i film si noleggiano in salotto – Proprio ai primi di giugno ha chiuso in Italia anche l’ultimo negozio Blockbu­ster. La gloriosa catena di noleggio film a casa è rimasta schiacciata dal web e dai sistemi che consentono di scaricare velo­cemente e direttamente online le pelli­cole cinematografiche. Come già Netflix negli Usa ieri Fastweb ha lanciato uffi­cialmente la sua piattaforma di noleggio film, Chili, che diventerà anche una so­cietà indipendente. Basta avere uno smart tv, uno di quelli che si collegano a Internet e ovviamente un collegamento a banda larga. Poi, senza abbonamenti ne canoni mensili, si potrà accedere alla programmazione del sito comperando o noleggiando. La scommessa su Chili è pronta. Fondata da Fastweb a maggio scorso, Chili ora ha aperto il capitale anche nuo­vi soci. «La necessità di operare in un con­testo di mercato molto dinamico- ha det­to il presidente di Chili Stefano Parisi ex ad di Fastweb- ci ha portato alla decisio­ne di effettuare uno spin off delle attività dando vita a una società per azioni e va­rando un aumento di capitale». Nella nuova Chili oltre al management (Gior­gio Tacchia amministratore delegato, Alessandro Schintu al marketing, Stefa­no Flamia responsabile tecnico) e a Fa­stweb ci sarà anche Antares Private Equi­ty con una quota del 15,4%. Chili (www.chili-tv. it) dunque cavalca l’onda di una rivolu­zione e di un mercato in grande trasforma­zione: dal noleggio e vendita di film su sup­porto magnetico o digitale si è passati al­la visione in streaming e download, gra­zie alla diffusione del­la­banda larga e al pro­liferare di computer, Smart Tv, smartpho­ne, tablet e blu-ray che permettono di ve­dere film a casa e non solo. Il segmento di mercato è quello dell’ home entertaiment, che in Italia vale circa 600 milioni. Un setto­re, quello del noleggio, in profonda crisi soppiantato da Internet, tanto che tra il 2007 e il 2010 hanno chiuso oltre 1.400 punti vendita tra cui Blockbuster. Quanto ai servizi Chili permette di no­leggiare film, naturalmente via Internet, con prezzi variabili da 2,95 a 5,95 euro ma anche di acquistarli pagando da 6,95 a 19,95 euro. E il successo non si farà at­tendere grazie alla diffusione del collega­mento a banda larga, dei computer (il 57,6% delle famiglie italiane ne possiede uno), delle Smart Tv che oggi sono circa 1,5 milioni, dei tablet (1,5 milioni di pez­zi) e degli smartphone. Insomma il setto­re del il cinema on demand è destinato a crescere tanto che Chili prevede un pa­reggio di bilancio già dal 2014 e ricavi per il 2016 già a 30 milioni di euro. E questo grazie non solo alla diffusio­ne ad ampio respiro di questo nuovo mo­do di vedere un film a casa propria, ma anche al giro di vite previsto per il feno­meno della pirateria, una piaga che in Italia, secondo una recente ricerca con­dotta da Ipsos per Fapav (Federazione anti pirateria audiovisiva), causa una perdita economica per l’industria cine­matografica di circa 380 milioni di euro. Fapav afferma però che il 77% del cam­pione intervistato ammette di essere in­teressato a un utilizzo legale dei film onli­ne se fosse disponibile un catalogo più ampio, a un prezzo giusto e in tempi più vicini a quelli dell’uscita nei cinema. Paolo Meloni