Maria Luisa Agnese, Corriere della Sera 20/06/2012, 20 giugno 2012
LA CASALINGA E LE SFUMATURE DEL SESSO. UNA TRILOGIA DA RECORD NATA IN CHAT
Test di cultura pop a sorpresa per il Presidente americano, mentre siede a suo agio nello studio del celebrato talk show The View, chiamato a discutere di crisi finanziaria, Wall Street e matrimoni gay. Dopo alcune domande di gran momento in cui Obama se la cava piuttosto brillantemente («Quale fanciulla del clan Kardashian è stata sposata per 72 ore?»), il Presidente casca sull’ultimo quesito: «Qual è il discusso libro erotico che milioni di donne hanno sul comodino?». «Non lo so, ma chiederò a Michelle stasera».
E così Cinquanta sfumature di Grigio, il romanzo più clamoroso e osé dell’anno, che ha venduto in un baleno 10 milioni di copie solo negli Stati uniti e ora dilaga nel mondo fulmineamente conquistando folle di casalinghe non più disperate, plana anche nel cuore del dibattito della tv americana che sta ospitando il suo Presidente.
Scritto da una ex produttrice televisiva inglese, E. L. James pseudonimo di Erika Leonard, 48 anni, mamma di due bambini, di aspetto pacioso e scarse velleità estetiche, il libro è la storia amorosa di due ventenni di Seattle, Anastasia e Christian, studentessa ancora vergine lei, miliardario misterioso e già potente lui. «Alto, giovanissimo e bello, bello da morire» così lo descrive lei al primo incontro. E se Christian, poco dopo definito «splendido, eccentrico, perverso» non nascondesse una misteriosa passione sadomaso, potrebbe essere scambiato per un Mister Darcy contemporaneo. E invece proprio questo scarto sessuale fra i due caratteri, — sprovveduta lei, fin troppo avveduto lui — crea il plot per una vicenda che si snoda sui binari prevedibili di un successo senza qualità, con lei continuamente attratta dal lato oscuro di lui, in incessante ricerca del frutto proibito. «Anastasia dovresti stare alla larga da me» annuncia lui in un momento di lucidità, e sembra proprio il giovane vampiro di Twilight. Ma poi la fa entrare nelle sue stanze di amore e di tortura e la inizia al suo gioco preferito: Dominatore/Sottomessa. «Faccio come dice e lui mi lega i polsi con la cravatta, fermandola con un nodo stretto», e siamo solo a pagina 157 del primo tomo di 548 pagine, sì perché l’opera è stata concepita come trilogia e stanno per arrivare anche in Italia (pubblica il tutto Mondadori) i due sequel, Cinquanta sfumature di Nero (il 26 giugno, insieme all’autrice) e Cinquanta di Rosso, per un totale di 1664 pagine. Romanzo di scarse ambizioni letterarie, Cinquanta sfumature di Grigio coglie gli spiriti del tempo — se non addirittura le voglie più profonde delle donne, casalinghe o in carriera che siano, come ha scritto Katie Roiphe su Newsweek — e sdogana a livello planetario un tema-tabù come quello della perversione di coppia: «Doveva arrivare anche questo momento. Il momento in cui, dall’alto della mia veneranda età, posso parlare di sesso senza sembrare una pervertita» ha scritto Alessandra Boccheri nel suo blog Around The Corner.
Non certo caso letterario, dunque, come si sarebbe detto un tempo, ma neppure caso editoriale, perché la sua genesi e la sua parabola si sono svolte tutte al di fuori del mainstream del business tradizionale. Questo Cinquanta sfumature di Grigio è nato piuttosto sul binario parallelo della Rete, come una fan fiction, cioè intorno a una chat dove si inventavano nuove situazioni e varianti al tema di Twilight, e si è sviluppato in un caso inedito di marketing nell’era di Internet: un anticipo di futuro. Il primo editore è stato un piccolo australiano, Writer’s Coffee Shop, poi la stessa James ha preso in mano la situazione, ha diviso il materiale senza l’assistenza di nessun editor (negli ultimi anni i veri padri-padroni dell’editoria) ed è riuscita a creare il primo caso di libro nato sulla Rete e prosperato dentro la Rete. Perché le donne, casalinghe o no, riuscivano molto più agevolmente e senza vergogna a leggersi avventure di sadismi e di bondage su iPad o su Kindle piuttosto che su un testo tradizionale.
Il tam tam ha fatto, e sta ancora facendo, il resto. E pazienza se nel libro si parla di un sesso consumato su rotte perlopiù ripetitive, dove le sensazioni sono sempre «celestiali» o «divine» e i profumi «inebrianti». Con un linguaggio elementar-ossessivo di pronta presa, ma che talvolta crea effetti di spaesamento quasi comici, che si avvertono soprattutto se la lettura avviene nell’originale, dove alcune frasi idiomatiche da tipica borghese britannica mal si adattano alle chiacchiere di due ventenni di Seattle.
Adesso James ha un sito (eljamesauthor.com), ha chiamato un’agenzia di Pr, Caroline Mickler, a curarsi del lancio del merchandising che si svilupperà in tutto il mondo attorno al libro, lingerie, profumi, cartoleria, prodotti di bellezza, gioielleria. E ha messo all’asta i diritti per il film. Ha vinto Universal Pictures e si è parlato di un interesse di Angelina Jolie a dirigerlo. Bret Easton Ellis, scrittore-cantore degli ultimi turbamenti americani, ha scritto su Twitter che si occuperebbe volentieri della sceneggiatura e ha anche dettato il suo team dei sogni: Scarlett Johansson per la vergine smaniosa, Ryan Gosling per il bel pervertito e alla regia David Cronenberg. «Christian è il sogno di ogni scrittore».
E chissà che, se dovesse andare davvero così, la sceneggiatura non potrebbe essere un po’ meglio dell’originale. O ci dovremo rassegnare e invocare la riscossa degli editor?
Maria Luisa Agnese