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 2012  giugno 20 Mercoledì calendario

Rai, raccolta 2012 a 900 mln – Gli investimenti pubblicitari sulla tv stanno calando di circa il 10%

Rai, raccolta 2012 a 900 mln – Gli investimenti pubblicitari sulla tv stanno calando di circa il 10%. Ed è probabile che il trend proseguirà per tutto l’anno. Quindi il 2012 di Sipra, concessionaria della Rai, potrebbe chiudersi sotto i 900 milioni di raccolta (erano 967,4 mln nel 2011), un po’ lontano dal miliardo di euro tondo tondo messo a budget. La struttura presieduta da Roberto Sergio, e guidata dall’a.d. Aldo Reali, tuttavia, non comunica cifre precise, ma si limita a sottolineare che «i primi cinque mesi del 2012, per Sipra, sono in linea col mercato, e quindi cinque mesi difficili, mentre giugno, grazie agli Europei di calcio, è piuttosto buono. Stimiamo», aggiunge Reali, «di proseguire l’anno in linea col mercato, anche sulla spinta dei canali tematici, sui quali arrivano sempre più investimenti. Avevamo fissato 1 mld di euro come obiettivo Sipra 2012? È probabile che quella stima venga rivista, aspettiamo quello che ci diranno sia le ricerche Upa, sia quelle Assocomunicazione». Sono, come racconta Reali, le nuove forme di comunicazione a dare qualche segnale di crescita: il product placement, «che si sta dimostrando un grande successo, e pure l’advertising speciale, pensato per i nostri 11 canali specializzati (hanno il 5,1% di share oggi, e per fine 2012 si punta al 6,5%, ndr). Quanto ai nuovi media, nel primo semestre 2012 abbiamo erogato oltre 100 milioni di spot video su Rai.tv, e oltre 10 milioni su iPhone e iPad, dove siamo partiti solo da tre mesi». Il reuccio della serata di presentazione dei palinsesti autunnali Rai, all’ex Palazzo del Ghiaccio di Milano, è stato comunque Fabio Fazio. Seduto al tavolo col direttore generale Rai (ancora per poco) Lorenza Lei, col responsabile area intrattenimento, Giancarlo Leone, e col presidente di Sipra, Sergio, ecco che Fazio, in un sol colpo, ha incassato i complimenti per la nuova stagione di Che tempo che fa, e poi l’annuncio delle prime serate, in ottobre, con Roberto Saviano, nonché il ritorno alla conduzione del Festival di Sanremo, nel 2013, dopo 12 anni. Telecamere e interviste sono state tutte per lui, in un ruolo che lo vede a metà strada tra un novello Bruno Vespa e un novello Pippo Baudo. Durante l’incontro milanese hanno preso la parola Sergio, «i pubblicitari ci hanno premiato solo in parte (i canali Rai, in effetti, valgono il 40,1% di share sulle 24 ore nella stagione tv 2011-2012, ndr). Devono capire che Sipra vende bassi affollamenti e alta qualità, e la qualità si paga», e pure il direttore generale Lei, che, pur avendo riportato il bilancio Rai in pareggio dopo cinque anni di rossi, dovrà lasciare la poltrona a inizio luglio. Forse per la delusione cocente, la manager ha proposto alla platea di investitori un discorso molto generico, che si è chiuso con un decalogo stile 10 Comandamenti, proiettato in maniera abbastanza inquietante sul maxi-schermo allestito per vedere Italia-Irlanda. Le tavole scorrevano molto velocemente, e, anche volendo, non si riusciva proprio a leggerle. Peccato. Quanto alla battuta più bella dell’evento, il premio va a quella di Mauro Mazza, direttore di Raiuno. Chiamato a fare un paragone calcistico sull’uomo di punta della rete ammiraglia, ha detto che «Carlo Conti è un Pirlo. Ed è molto più nero di Balotelli». Titolo: «Conti, sei un Pirlo». Claudio Plazzotta