Alessio Odini, ItaliaOggi 20/6/2012, 20 giugno 2012
Chili, cinema a casa 24 ore su 24 – Cinema, serie tv e cartoni animati sempre e comunque, sulla smart tv, sul tablet, lo smartphone o il pc, al posto del dvd a noleggio
Chili, cinema a casa 24 ore su 24 – Cinema, serie tv e cartoni animati sempre e comunque, sulla smart tv, sul tablet, lo smartphone o il pc, al posto del dvd a noleggio. Che siano titoli campioni di incassi, o pellicole introvabili, Chili permette di noleggiare o acquistare i film da rivedere in streaming, a un prezzo contenuto, un po’ come Netflix negli Usa. Così la piattaforma internet di streaming di film fondata da Fastweb nel 2011, oggi indipendente e presieduta da Stefano Parisi, già a.d. di Fastweb, entra nel mercato del cinema on demand con una base di 30 mila clienti raccolti senza pubblicità. Con un catalogo di 1.400 film (900 già disponibili), Chili è oggi una società per azioni in cui Fastweb, tramite la controllata e.BisMedia, mantiene il 41,4%, mentre Antares, il fondo di investimento privato dedicato alle pmi, guidato da Stefano Romiti, detiene il 15,4%. Il restante 43,2% è in mano ai fondatori: oltre allo stesso Parisi, Giorgio Tacchia amministratore delegato, Alessandro Schintu responsabile marketing e comunicazione, e Stefano Flamia responsabile tecnico. «L’offerta di film sul web sta crescendo e anche il cinema si sta rendendo conto del potenziale distributivo delle piattaforme over the top, quale è Chili», dice Parisi, «vogliamo raggiungere sia chi non va al cinema sia gli appassionati, proponendo titoli introvabili e uno spazio per la critica cinematografica sul nostro blog». Il manager sottolinea poi altri due aspetti del mercato: «Manca una vera offerta che sostituisca quella dell’home video», e contemporaneamente l’esistenza di un pubblico, quello dei download illegali, a cui Chili propone «contenuti distribuiti in modo legale a un prezzo ragionevole». Niente abbonamenti, visto che in tempo di crisi «le famiglie abbandonano le pay tv», ma film acquistabili o noleggiabili singolarmente, a partire da 2,90 euro, visibili su qualsiasi supporto video. Con queste basi, il break even è previsto nel 2014, mentre nel 2016 l’obiettivo di fatturato è fissato a 30 milioni di euro. «Abbiamo due anni di esperienza alle spalle e la library più ampia del mercato, che entro quest’anno raggiungerà i 2 mila titoli (Blockbuster, chiuso nel 2011, offriva in negozio fra 600 e 800 titoli, in copie limitate, ndr)», grazie agli accordi siglati con le major e i principali produttori italiani, fra cui Disney, Warner, Paramount, Rai Cinema, Eagle, Fandango, Lucky Red, Bim, Dall’Angelo Film, Moviemax, Dania, Videa e Dinyt. «Sky si appresta a fare qualcosa di analogo in Gran Bretagna e in Italia, mentre Mediaset, con Play, si rivolge solo a chi è già cliente di Mediaset Premium. Ma la concorrenza è benvenuta», aggiunge Parisi. Due i mercati di riferimento: l’home video inteso come acquisto e noleggio, che secondo le stime vale 590 milioni di euro, e quello dell’audiovisivo pirata, valutato 380 milioni di euro. «Vogliamo cambiare il mercato parlando a tutti», aggiunge Tacchia, a.d. di Chili, «a seconda dell’interlocutore». Che può guardare i film su tutti i dispositivi in commercio: l’applicazione Chili è già precaricata sulle tv connesse dei principali produttori, oltre che sugli store online di Apple e Android, e la tecnologia a utilizzata adatta la riproduzione del contenuto a tutti i display. I prezzi? Per la modalità Vod (48 ore) si va da 2,95 a 5,95 euro, in relazione alla data di rilascio e qualità (FullHd/Hd/Sd). L’acquisto del film va da 6,95 a 19,95 euro, da pagare con Paypal o carta di credito. Infine, la comunicazione: non sarà pianificata in tv, ma su internet, virale e rivolta al pubblico dei social network. Alessio Odini