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 2012  giugno 20 Mercoledì calendario

GLI OCCHI SULLA CITTÀ

Controllare il territorio, prevenire i rischi, arginare la criminalità. È intorno a questi tre obiettivi che le amministrazioni comunali di tutta Italia hanno creato i propri sistemi di vigilanza per la sicurezza urbana: da Milano a Roma, dal Piemonte all’Emilia Romagna, da Genova a Firenze, sono decine i progetti ad alto contenuto tecnologico messi in piedi per abbattere il degrado e rendere le città più sicure. Con un filo conduttore: quello della tecnologia integrata. Il cui punto più elevato, fino a ora, è quello raggiunto a Milano.
Nel capoluogo lombardo, che negli ultimi anni ha investito risorse per creare una rete di telecamere di sorveglianza centralizzate, grazie alla quale le forze dell’ordine (in primis la Polizia locale) sono in grado di "vedere e sentire" ciò che accade in ogni angolo della città e intervenire in tempo reale, a inizio anno è partito il progetto "Smart Ciber", che vede l’amministrazione cittadina al fianco di numerosi partner istituzionali italiani e stranieri, con la finalità di sviluppare un sistema di mappatura delle aree a rischio e di prevenzione dei pericoli. «L’obiettivo del sistema è la geolocalizzazione di luoghi, strutture e aree che riportano criticità relative alla sicurezza e quindi maggiormente sottoposte a rischi – spiegano da Palazzo Marino, sede del Comune di Milano –. Seguendo questo obiettivo si realizzerà una mappa in grado di indicare i diversi livelli di rischio presenti sul territorio in tempo reale, grazie all’attività di aggiornamento della mappa in modo dinamico e operativo. Proprio la dinamicità e l’operatività renderanno la mappa uno strumento utile per indirizzare gli interventi di più soggetti, quali forze dell’ordine, Regioni, aziende che gestiscono i trasporti, l’erogazione di elettricità e gas, i servizi ambientali e infine istituti di ricerca».
Il tutto in modalità condivisa: accedendo a una rete privata che collega i diversi soggetti coinvolti, sarà possibile aggiornare la mappa in tempo reale e intervenire in breve tempo. Una necessità quest’ultima soprattutto in vista di Expo 2015, la grande esposizione universale che porterà milioni di turisti in città e per il quale è stato appunto pensato il progetto. «In questo contesto le telecamere di sorveglianza ad alto contenuto tecnologico, come quelle installate a Milano, diventano fondamentali - spiega Fabio Andreoni, country manager di Samsung Techwin -. Grazie a esse è possibile infatti non solo controllare il territorio per prevenire i reati – sia con l’effetto deterrente che la sola presenza offre, sia con l’analisi video –, ma anche gestire i flussi di traffico e di persone. Nel capoluogo lombardo, grazie all’implementazione dei sistemi, si è arrivati a punte elevate di efficienza».
Esigenze simili (gestione del territorio, controllo di grandi masse di persone, pronto intervento) a quelle che ha anche Roma, dove l’evoluzione del progetto "Mille occhi sulla città", che conta su un migliaio di telecamere di sorveglianza attive h24, ha portato a sviluppare "Sistema Integrato Roma Sicura" (Sirs), che ha la funzione, come spiega il presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, di «acquisire, verificare, digitalizzare e rendere strutturali le informazioni sulle problematiche della sicurezza urbana, sfruttando appieno le potenzialità offerte dalla tecnologia Gis (Geographic Information System) Web-oriented.
L’impiego di tali funzioni, oltre a consentire la localizzazione dell’informazione, effettuare analisi incrociate, confronti tra zone indagate e stime dei dati per mappatura, offrirà la possibilità di creare servizi web per la pubblicazione di mappe tematiche e analisi geospaziali con integrazione dei servizi Google e Virtual Earth, nonché di produrre report di qualità avanzata, catalogare e analizzare le informazioni, importare ed esportare i dati tra ambienti differenti, contribuendo alla risoluzione di problemi complessi in materia di sicurezza urbana». «L’evoluzione dei sistemi di videosorveglianza – prosegue Andreoni – porterà a un’efficienza ancora più elevata di questi strumenti a disposizione delle amministrazioni comunali. Pensiamo a cosa significa ad esempio una migliore definizione dei video, che consentirà di ingrandire i dettagli e ottenere immagini nitide dei luoghi ripresi, o un miglioramento dell’analisi automatica delle stesse. Il tutto per garantire un sempre più alto livello di sicurezza delle nostre città».