Aldo Grasso, Corriere della Sera 19/06/2012, 19 giugno 2012
RAI3 E IL VIAGGIO NELL’ITALIA RITROVATA - «P
ercorrere l’Italia, da sud a nord, per incontrare i volti e le storie di un’Italia che cambia. Per chiedere a un’Italia smarrita se hanno ancora senso parole come memoria, moralità, solidarietà, lavoro, diritti, doveri, paesaggio, bellezza…». Per ritrovare l’Italia bisogna mettersi in cammino, viaggiare, percorrerla ancora, magari attraverso sentieri cancellati, strade provinciali poco battute. Nasce così l’idea di «Paesaggi con figure. Viaggio nell’Italia da ritrovare», alla ricerca non di una genuinità perduta (nello stile di Mario Soldati), ma di un carattere che pare essersi nascosto nelle pieghe di uno sviluppo senza senso (Rai3, lunedì, ore 23).
Francesco Conversano e Nene Grignaffini sono due viaggiatori instancabili: ogni anno, o quasi, ci regalano i resoconti filmati dei loro lunghi viaggi: in Cina, in India, in Russia, in ogni dove. Hanno descritto megalopoli imponenti come Los Angeles, San Paolo, Il Cairo, Shenzhen, Karachi, Tokyo e adesso li vediamo intenti a filmare la monnezza di Napoli, la ventennale «emergenza rifiuti» di Pozzuoli, il dramma degli immigrati di colore. Stanno risalendo la Penisola e si fermano ad Accettura (Matera) dove da anni si svolge una strana festa: l’unione di due piante, una di alto fusto, simbolicamente di sesso maschile, e l’altra di agrifoglio, altrettanto simbolicamente di sesso femminile, abbattute nei boschi e trasportate in paese con l’ausilio di 50 coppie di buoi di razza podolica, allevati dai contadini accetturesi esclusivamente per la festa. Sì, l’Italia è anche questa e subito dopo, a Taranto, si precipita in un concorso di Miss Italia. Non prima però di avere sentito un’importante lezione di vita e di salvaguardia del paesaggio da parte di un pastore di pecore.
Conversano e Grignaffini non usano la voce fuori campo, preferiscono lasciar parlare i protagonisti del loro viaggio, curando con grande delicatezza la fotografia e il montaggio.
Aldo Grasso