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 2012  giugno 19 Martedì calendario

MEDIE, IL TEST CON 9 SUPER DOMANDE —

«Durante matematica i miei neuroni si sono impiccati». «Nel brano dell’idrogeno non ho capito niente». «Ma chi li ha scritti, un gruppo di scienziati pazzi?». Ridotte in tweet e in post, le prove Invalsi di italiano e matematica, sostenute ieri da 587 mila studenti di terza media, erano un coro unanime. Difficili. Più degli scorsi anni. Un’impressione condivisa all’uscita delle scuole, dove lacrimoni solcavano volti insospettabili. E accreditata da un sondaggio di Skuola.net: 6 studenti su 10 li hanno ritenuti «al di sopra della preparazione». Soprattutto di matematica.
Ma Mister Invalsi, il coordinatore del gruppo di valutazione, Roberto Ricci, respinge ogni accusa: «Le prove erano equivalenti per numero di domande e righe da leggere, anche se non si può spezzare una frase a metà. Come ogni anno erano state pretestate su ragazzi della loro età. Ed erano equilibrate come valutazione. Non cerchiamo certo una Caporetto degli studenti».
Anzi. Sparse qua e là nel testo c’erano 9 superdomande: 4 di italiano e 5 di matematica. Chiamate Blocco C e destinate a valutare l’eccellenza. Solo rispondendo a quelle si poteva ambire al 10. Anche se erano le domande più facili a far totalizzare più punti.
Certo, per chi ha finito le scuole prima del 2008, anno di avvio della valutazione Invalsi, i test generano inquietudine. Molte «crocette», poche parole, alla maniera internazionale, anche per la prova di italiano. Basata su uno scritto di Castellaneta su un anziano che metteva in vendita ciò che aveva (e non aveva) per combattere la solitudine. Ma anche su un brano scientifico sulle energie alternative. E persino su un biglietto del treno da cui desumere informazioni di viaggio. Per non parlare di matematica dove, oltre alle operazioni con radici quadrate e figure geometriche, c’era la mappa del Partenone e l’orario dei pullman di Pittulongu per aiutare il Lorenzo del test ad andare a scuola.
Migliaia i commenti, anche irriferibili, comparsi sui social network alla fine delle due prove da 75 minuti intervallate da un quarto d’ora di pausa. Su Twitter l’hashtag #Invalsi è schizzato in vetta tra i trend topic. Subito dopo Sara Tommasi che aveva dichiarato di aver girato un porno solo perché drogata. E anche #Pittulongu, impazzava sul web, generando riflessioni sull’alto numero di tredicenni nella rete: «Io Lorenzo da Pittulongu l’ho mandato a piedi» oppure «La matematica ha mandato in vacca l’Invalsi. Tutti in spiaggia a Pittulongu».
Ma perché mappe, autobus, biglietti del treno invece di quesiti culturali? Roberto Ricci lo spiega: «Sono prove virate più sulle competenze che sulle conoscenze, misurate dalla scuola. L’idea è proporre schematizzazioni di tipo matematico per risolvere problemi reali. Poi, certo, l’emozione gioca un ruolo. Ma anche all’orale lo fa». Il responsabile dei valutatori cerca di rassicurare: «La matematica viene percepita come scoglio insormontabile perché è una materia algida, ma alla correzione risulta più difficile la prova di lettura, soprattutto per i ragazzi». È di una ragazza infatti il tweet più tenero: «Anziano psicopatico, senza parenti, che raccoglie francobolli e finge di avere un diamante, rimarrai nel mio cuore».
Virginia Piccolillo