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 2012  giugno 19 Martedì calendario

Dai set hard ai terremoti La rivolta dei precari Ingv - I precari dell’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia insorgono sul web contro il suo passato di ex attrice pornosoft, che male si coniuga con l’attuale sua carica di capo ufficio stampa - per giunta raccomandata ma lei non fa una piega

Dai set hard ai terremoti La rivolta dei precari Ingv - I precari dell’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia insorgono sul web contro il suo passato di ex attrice pornosoft, che male si coniuga con l’attuale sua carica di capo ufficio stampa - per giunta raccomandata ma lei non fa una piega. Né imbarazzata, né arrabbiata, sicuramente attrice per l’abilità con cui, tra una risata e l’altra, dichiara verità per smentirle subito dopo con tranquilla nonchalance. «Macché ministro o parlamentare, il politico che mi ha segnalato all’Ingv era una mezza calzetta», dice Sonia Topazio, bella e procace mora di 42 anni, da 10 all’Ingv. A fine colloquio telefonico però rivela: «La storia del politico potrei anche essermela inventata per coprire chi mi ha veramente fatta assumere». Respinge tuttavia con forza i sospetti di una particolare amicizia con Enzo Boschi, ex presidente dell’Ingv che, amico dell’ex ministro Mariastella Gelmini, si premurò di difendere quest’ultima quando fu criticata per essersi laureata a Reggio Calabria perché lì era più facile. «Io invece - incalza Sonia - mi sono laureata con 100 alla Sapienza di Roma in Lettere con indirizzo cinematografico. Sono iscritta all’ordine dei giornalisti e ho seguito un Master di Gestione al Politecnico di Milano». Acqua passata i filmetti come «Corti circuiti erotici», Vol. 2 di Tinto Brass e «Benedetta trasgressione» sempre con la supervisione di Brass. «Mi spogliavo davanti alla cinepresa. Embè? Ero giovane e bella e non è certo un peccato». Peccato no, ma quanto meno singolare. Come lo è la convinzione che «senza raccomandazione non vai da nessuna parte. Almeno la mia era una chiamata diretta, peggiori sono quelli che si fanno raccomandare a un concorso pubblico». E così, dopo la discussa nomina di Massimo Ghilardi a direttore generale dei vulcanologi, criticato per essere amico della Gelmini e per essere laureato in scienze motorie (oltre che in sociologia politica), protagonista involontaria della Rete è ora la capo ufficio stampa. «Non è neppure una novità - minimizza lei con soave e apparente indifferenza -. Ogni due o tre anni vien fuori ’sta storia e adesso hanno ricominciato a criticarmi solo perché c’è stata maretta per l’incarico a Ghilardi». In realtà, oltre alle polemiche, c’è anche un’altra cosa in comune con il neo direttore: la passione per lo sport. Ma se per Ghilardi gioca a sfavore, per Sonia è motivo d’orgoglio: «Sono stata campionessa di corsa ma nessuno se lo ricorda. Lo stesso vale per la mia attività teatrale. Oltre a girare film erotici e a posare nuda su Playboy per fotografi d’arte come Fontana, ho recitato anche con Albertazzi e al Teatro Carignano di Torino. Prima ero brava a spogliarmi e a correre, ora lo sono con la penna. Sono un tipo versatile: credo sia una qualità non un difetto». Versatile sì, ma raccomandata. Non si vergogna? «E perché dovrei? Non mi pare che i figli d’arte o i protetti dei baroni universitari nutrano imbarazzo. Mio padre era un impiegato e mia madre casalinga, se non mi fossi fatta presentare non avrei ottenuto il posto. E poi io sono brava: quando sono arrivata nel 2002 l’ufficio stampa manco esisteva, l’ho creato io. Lo stesso ho fatto con la newsletter e il freerumble che permette l’accesso al nostro sito ai non vedenti. E poi, a dirla tutta, sono precaria anch’io: il 31 dicembre mi scade il contratto». Cercherà un’altra raccomandazione? «Si vedrà...».