Federico Rampini, la Repubblica 19/6/2012, 19 giugno 2012
MARTEDÌ
L’America non lo ha dimenticato: è l’uomo che ha lasciato un’impronta indelebile sul suo consumismo. È morto a 91 anni Eugene Ferkauf, colui che introdusse nella grande distribuzione la pratica sistematica dei ribassi, offerte speciali, sconti. Prima di lui, abbassare i prezzi era un reato. Dovette combattere contro le leggi sul Fair Trade (termine che oggi invece designa il “commercio equo” con i fornitori del Terzo mondo), che soprattutto a partire dagli anni Venti imponevano il prezzo fisso stabilito dalle case produttrici. Può sembrare assurdo che una regola “contro” i consumatori abbia la stessa origine del New Deal. La spiegazione è razionale. La Grande Depressione fu un periodo di deflazione, in certi casi di crollo dei prezzi, perciò il prezzo fisso obbligatorio nacque in California nel 1931 per impedire che finissero in rovina gli agricoltori e le piccole imprese. Chi ne profittò veramente furono dei semi-monopoli industriali come General Electric e Westinghouse. Ferkauf li sfidò nel dopoguerra, creando il supermercato Korvette a New York. Fu copiato dai giganti della grande distribuzione fino a Costco e Wal-Mart. Ma la guerra del prezzo fisso non è mai finita: rivive oggi nel confronto tra i produttori e un big della distribuzione online come Amazon.