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 2012  giugno 19 Martedì calendario

RAI, IL PD CANDIDA BENEDETTA TOBAGI E L’EX MAGISTRATO GHERARDO COLOMBO

La politica è lenta. Non riesce a distribuire le sette poltrone per il Consiglio d’amministrazione Rai. Le associazioni sono veloci. Ricevuto l’incarico dal segretario Pier Luigi Bersani (Pd), il gruppo di Libertà e Giustizia, Se non ora quando, Comitato per la Libertà e Libera ha indicato i due consiglieri per viale Mazzini: Gherardo Colombo, ex magistrato di Mani Pulite e Benedetta Tobagi, scrittrice e collaboratrice di Repubblica, figlia di Walter, il giornalista ucciso dalle Brigate Rosse. Manca un passaggio decisivo, non soltanto formale, poiché il Partito democratico dovrà votare Colombo e Tobagi in commissione di Vigilanza Rai. La bicamerale voleva aprire le urne già giovedì, ma i circa duecento curricula arrivati, secondo la versione più ottimistica, potrebbero suggerire all’ufficio di presidenza di rinviare la procedura. Eppure è una settimana che i berlusconiani pensano di far slittare la composizione del Cda: sia per avere la proroga automatica di Lorenza Lei, il direttore generale che non vuole lasciare; sia per aspettare l’esito del Consiglio europeo del 28 giugno , decisivo per il governo e per l’attuale maggioranza. Il Pdl non ha mai nascosto l’intenzione di anticipare il voto politico, e la Rai non può rinnovarsi con il rischio che Monti abbandoni Palazzo Chigi anzitempo. In attesa che il Cavaliere finisca i suoi calcoli, il Partito democratico ha trovato i suoi candidati che imitano il modello di Monti per la presidenza (Anna Maria Tarantola) e la direzione generale (Luigi Gubitosi): Tobagi e Colombo non sono due esperti del settore, ma non sono certamente vicini ai partiti. La Tobagi ha pubblicato un libro di successo (Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre) che le ha consentito di diventare editorialista di Repubblica, ma è anche stata candidata in una lista civica a sostegno di Filippo Penati (Pd) per la provincia di Milano. Colombo è presidente di Garzanti libri e, da ieri, dirige anche l’organismo di vigilanza della Banca popolare di Milano, l’istituito al centro di un’inchiesta su presunti finanziamenti facili che ha coinvolto l’ex presidente Massimo Ponzellini. L’ex magistrato ha parlato a Radio 24: “Sono disponibile a fare questa nuova esperienza. Non ho sentito Bersani, ma solo le associazioni”. Il segretario democratico fa sapere di aver gradito le scelte dei movimenti: “Siamo orgogliosi di sostenerli”, e poi ha ricordato che il servizio pubblico va riformato. Prima di diffondere il suo comunicato, Bersani ha dovuto incassare le critiche Mario Adinolfi, da pochi giorni deputato del Pd: “Colombo e Tobagi sono persone inadatte alla Rai (li paragona anche alla collega Marianna Madia, ndr). É un errore di confusione di Bersani, per decenni abbiamo ragionato sulle competenze, questa volta abbiamo voluto inseguire Grillo sulla società civile". Ora restano cinque consigliere a disposizione dei partiti, uno è già prenotato dal Terzo Polo, che dovrebbe confermare l’uscente Rodolfo De Laurentiis. Tutti pescheranno fra i duecento curricula spediti in Vigilanza, tra cui quelli di Gustavo Selva, Guglielmo Rositani e Massimo Gorla. Tutti sperano. Ma il Pdl tratta ancora al suo interno i quattro nomi, di cui uno condiviso con i leghisti. Fra i papabili ci sono Antonio Verro (Cda Rai), Antonio Pilati (Antitrust) e Rubens Esposito (ex ufficio legale Rai).