LUCA RICOLFI, La Stampa 17/6/2012, 17 giugno 2012
IL NOCCHIERO E I PIRATI
Su Monti e il suo governo le opinioni ma anche i sentimenti - divergono. C’è chi vede il professore come colui che ci ha finalmente liberato dal teatrino della politica (e da Berlusconi), e chi lo vede come il tecnocrate che sta imponendo un’inutile austerità a un Paese già stremato. C’è chi lo vorrebbe più socialdemocratico e chi lo vorrebbe più liberale. C’è chi plaude ad ogni atto del suo governo, e chi trova da ridire su quasi tutto.
Personalmente sono passato da un sostegno colmo di speranza (primi mesi), a un dissenso colmo di delusione (ultimi mesi). Ma qui vorrei lasciar perdere quel che rende diverso l’atteggiamento di ognuno di noi, cittadini, studiosi, osservatori, e vorrei concentrarmi sui sentimenti e i pensieri più condivisi, quelli che vanno al di là degli schieramenti e delle manie personali. C’è qualcosa che in molti, forse la maggioranza, pensiamo del governo Monti?
Sì, credo di sì, ci sono parecchie cose che pensiamo e parecchie cose che vorremmo. Una prima cosa è che al momento - non ci sono alternative migliori, più credibili, più affidabili. Specie a livello europeo, Monti è la persona che più autorevolmente può difendere, ed effettivamente difende, gli interessi dell’Italia.