Marcello Veneziani, il Giornale 17/6/2012, 17 giugno 2012
Dio fa bene alla salute - V isto che siamo sotto il dominio dell’ economia e viviamo in una società materialista, se fossi papa o solo prete, mi farei furbo e incentiverei la fede su basi scientifiche e utilitaristiche: credere in Dio giova alla salute, allunga la vita, è un ottimo investimento
Dio fa bene alla salute - V isto che siamo sotto il dominio dell’ economia e viviamo in una società materialista, se fossi papa o solo prete, mi farei furbo e incentiverei la fede su basi scientifiche e utilitaristiche: credere in Dio giova alla salute, allunga la vita, è un ottimo investimento. E porterei valide prove. Pregare, partecipare a funzioni liturgiche o meditazioni spirituali, sostengono due ricercatori, Newberg e d’Aquili, fa diminuire la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco, riduce il livello di cortisone ormonale e migliora il sistema immunitario. I credenti, nota Régis Debray, hanno una più elevata aspettativa di vita e minori possibilità di infarti e malattie cardiovascolari. La carenza di fede, sostiene Koenig della Duke University, «ha sulla mortalità un effetto equivalente a 40 anni di fumo con un pacchetto di sigarette al giorno ». L’ateismo equivale dunque a 20 sigarette al dì; la fede è un potente filtro, abbatte la nicotina. Un credente fumatore rischia meno di un ateo non fumatore. Non vi dico come sta conciato l’ateo fumatore... il fumo di Satana gli intacca i polmoni. Inoltre la fede, dicono altri studi, produce dopamina che combatte pure il Parkinson (anche se a volte non basta, pensate a Papa Wojtyla). I suicidi, si sa, crescono dove Dio è morto: la sua morte è contagiosa. Insomma Dio fa bene al cuore, alla testa e al resto. Finita la predica, in sacrestia confesserei una cosa: se siete credenti solo per interesse terreno o per terapia corporale, vi spedirei diritti all’inferno. La fede non è un’aspirina e la Dieta non è Dio al femminile.