Alessandra Menzani, Libero 16/6/2012, 16 giugno 2012
OUTING IN DIRETTA
Il più grande scoop della sua vita, il buon Alessandro Baracchini, l’ha fatto su se stesso. «Sono gay», ha detto in diretta radio-televisiva. Non gliel’aveva chiesto nessuno, ma evidentemente la discutibile provocazione di Alessandro Cecchi Paone, che ha lanciato la «caccia al gay» in Nazionale ha smosso qualcosa nella coscienza di Baracchini, anchorman di RaiNews24. Soprattutto, è stato Antonio Cassano con i suoi «froci» a ringaluzzire l’orgoglio omo del navigato cronista. Quarantotto anni (ma ne dimostra quindici in meno), spezino dal look camaleontico, dal ’94 in Rai attraverso un concorso, Baracchini non è l’unico gay dichiarato del giornalismo televisivo. Ma a differenza di Stefano Campagna del Tg1 ha pensato che fare coming out in diretta fosse una mossa più moderna rispetto alle classiche confessioni tramite intervista. Effetto mediatico assicurato. E la cosa buffa è che quel «sono gay» è uscito con la nonchalance con cui direbbe «maltempo in Sicilia» ma soprattutto senza che nessuno glielo avesse realmente chiesto chiesto. Tutto avviene durante un collegamento con il programma radiofonico Un giorno da pecora su Radio 2 con Claudio Sabelli Fio- retti. Baracchini è seduto in studio nella sua postazione, in diretta sia in tv su RaiNews che in radio. Si parla di omosessualità, dibattito che si è riacceso dopo la sparata di Cecchi Paone. La domanda di Sabelli Fioretti è stata: «Sei favorevole al matrimonio gay?». Baracchini con una deliziosa erre moscia non ha dubbi: «Sì, sono favorevole se non non potrei sposarmi, lo dico, sono gay». Stupenda la reazione di Sabelli Fioretti, che invece di strabuzzare gli occhi per lo scooppone, lo deride: «Eh sposati una donna!». «Perché ti vuoi sposare, il matrimonio è la tomba dell’amore!», lo incalza il co-conduttore Giorgio Lauro. Baracchini: «Infatti non credo che poi lo farei». E, ancora, il giornalista: «Cassano quelli come me non li vuole in Nazionale; mi spiace che Cassano non voglia farmi giocare perché sarei un ottimo attaccante anche se non so nulla di calcio». Insomma, lui lo voleva dire a tutti i costi che è gay, del matrimonio gli importa poco. E ha fatto bene: l’astuto Baracchini da ieri è famoso, la notizia è stata ripresa dai siti e diventata argomento di discussione su Twitter. Per forza, il tema è caldo. Evidentemente per fare un passo così importante era proprio necessario lo sgabetto di un opinion leader come Antonio Cassano. P.S. Ovviamente, su Facebook, Alessandro Baracchini è stato travolto dalle richieste d’amicizia. Tanti complimenti, attestati di stima, (addirittura qualcuno scrive: «Un buon motivo per pagare il canone»), frotte di corteggiatori e foto di fusti palestrati con dediche civettuole. «Carissimo Alessandro», scrive un ragazzo, «complimenti un bel coraggio. Come posso fare per mettermi in contatto con te? Anch’io sono gay e mi piacerebbe molto fare la tua conoscenza, sono sicuro che sarà difficile ma ci terrei molto, anche perchè vorrei farti sapere che sono anche scrittore sceneggiatore...». Tanto onore porta anche tante scocciature...