Aldo Grasso, Corriere della Sera 17/06/2012, 17 giugno 2012
I CUNEESI OSCAR E FLAVIO L’ALFA E L’OMEGA DEL LUSSO
Chi l’avrebbe mai detto che noi, i gozzuti della provincia di Cuneo, saremmo un giorno diventati l’alfa e l’omega del Life Style, l’ago magnetico della Leisure Class! Eppure è successo, in questi giorni non s’è parlato d’altro. I nostri bisnonni erano gozzuti, questo è bene sapersi, perché mangiavano solo cibi a km zero, nessuna dieta variata. Di lì la leggenda dei cuneesi testardi e testoni, sotterratori di talpe vive, capaci di usare l’illuminazione solo di giorno, «uomini di mondo» nella strepitosa presa per... di Totò.
Ebbene, due illustri conterranei hanno dato vita indirettamente a un grandioso dibattito sul lusso, Luxury Food & Yachts, come dicono quelli che girano il mondo. Grazie a Oscar e Flavio abbiamo scoperto che esiste un lusso perbene e un lusso permale.
Flavio Briatore, di Verzuolo, annuncia che chiuderà il Billionaire, quel night sulla Smeralda Coast, terrazzato a vari livelli, con piscina ottagonale, decorato in stile etnico genere harem soirée, tappeti falso kilim, lucerne stile Marrakech, simbolo imperituro della cafonaggine internazionale. Frequentato ieri dalle starlet di Lele Mora, oggi da russi straricchi e straburini. In realtà, un livoroso Briatore chiude con l’Italia, ma diffonde il suo marchio in tutti i Paesi a pacchianeria in via di sviluppo.
Stessi giorni, a Roma, si inaugura Eataly, primo supermercato al mondo dedicato interamente ai cibi di alta qualità, aperto a Torino nel 2007, esportato poi in tutto il mondo (a New York è il più strepitoso successo made in Italy degli ultimi anni).
Oscar Farinetti, di Novello, è il profeta del «trading up», l’ultima frontiera del lusso del nuovo millennio, legato a un concetto di benessere globale. Insomma, il lusso senza esagerare, che non ti fa fare brutta figura e non imbarbarisce. Oscar chiama i figli Nicola e Francesco, Flavio Nathan Falco (omaggio al cartoon giapponese «Ken Falco il Superbolide»).
A ognuno il suo lusso, perbene o permale. I gozzuti sanno che perbenismo e permalismo, se così si può dire, sono inseparabili e che la volgarità e la sobrietà riguardano sempre l’occhio di chi guarda e mai le cose che vede.
Aldo Grasso