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 2012  giugno 10 Domenica calendario

MIMMO CENTONZE VISCERE SU METALLO

Fu un viaggio a Roma, nel 1993, a far scoprire la pittura a Mimmo Centonze, materano, classe 1979. Gli si palesò nelle sembianze di un ingegnere informatico che la domenica si dilettava con colori e pennelli. Racconta che l’ anno precedente, iscritto alle medie, aveva disegnato mirabilmente uccelli su un albero del cortile della scuola, ma l’ insegnante di educazione artistica l’ aveva umiliato rifiutandosi di credere che fosse opera sua. Insomma un piccolo genio precoce e incompreso, che ora a trentatré anni approda all’ onore del Palaexpo (oggi l’ ultimo giorno), glorificato dal Premio speciale della Fondazione Roma conferitogli due anni fa alla Centrale Montemartini e portato per mano da Vittorio Sgarbi che lo ha conosciuto a Salemi, quando il Museo della Mafia gli commissionò un dipinto e lui offrì il ritratto di Totò Riina. Altri ritratti sono qui esposti, soprattutto del padre, di familiari e amici, raccontati con pennellate carezzevoli in bianco e nero. Piccole tele degli affetti, che Centonze ha iniziato a realizzare a ventitré anni. Più recenti, e all’ opposto di questa vena creativa, i grandi quadri ospitati nella parte centrale della Sala Fontana, che presentano interni di capannoni con le viscere composte di ferri vecchi abbandonati e sono dipinti su lastre di metallo con quintali di colore spatolato a mucchi.
(L. Col.)