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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

VALENTINA, UNA STORIA DI DONNE

Ci sono tante storie di donne e uomini veri intrecciate alla storia di Valentina, eroina di carta e inchiostro creata da Guido Crepax e apparsa per la prima volta nel 1965 sulla rivista Linus. Storie che hanno come allagato i due piani di sale espositive di Palazzo Incontro (via dei Prefetti 22), nella mostra «Valentina Movie», curata da Archivio Crepax e da Vincenzo Mollica, inaugurata ieri dal presidente della Provincia Nicola Zingaretti e aperta fino al 30 settembre. C’ è innanzitutto la storia di Crepax, (vero nome Crepas), milanese, studi di ingegneria e architettura, ma di fatto disegnatore di fumetti da quando aveva dodici anni. C’ è la storia di Lou Salomé, la giovane intellettuale russa che conquistò Paul Rée e Friedrich Nietzscke (celebre la foto con lei sul carro, armata di un frustino e i due filosofi al giogo), e poi fece innamorare Frank Wedekind e Rainer Maria Rilke e tanti altri, per approdare infine al lettino di Freud e allo studio della psicoanalisi. C’ è la storia di Wedekind che, sedotto e respinto, per vendicarsi scrisse due opere teatrali riunite sotto il titolo di «Lulu«, in cui racconta di «una creatura senz’ anima, la vera bestia, folle e bella, creata per portare sventura, per sedurre, avvelenare, uccidere, senza lasciare traccia». E quella di Louise Brooks, che interpreta Lulu sullo schermo diretta da Pabst, trasformandola in una icona con i capelli neri a caschetto e la lunga collana di perle. C’ è infine la storia di Luisa Crepax, che ha scoperto, appena sposata, le foto di Louise Brooks nel cassetto del marito e non si stupisce quando lui comincia a disegnare la protagonista di un fumetto con le sembianze dell’ attrice americana. «E allora anch’ io, per non essere da meno, volli tagliarmi i capelli allo stesso modo e mi coprii la fronte con la frangia. Le nostre esistenze, la sua, di eroina di carta, e la mia, reale, si sono continuamente sfiorate. Valentina è nata, come me, nel giorno di Natale. Poi ho scoperto che Lou Salomé era morta nel 1937, l’ anno in cui io sono nata», racconta oggi nel prologo del volume allegato alla mostra, intitolato «Valentina come Louise Brooks. Il libro nascosto«, edito da Fandango, che contiene anche il carteggio tra Brooks e Crepax. Tutte queste storie si incontrano nella mostra, oltre alle avventure di Valentina, la ragazza libera, bella e sconsiderata che ha segnato l’ immaginario dei ragazzi che si apprestavano a cavalcare l’ esplosione del ’ 68. Ci sono 120 tavole originali, scelte tra le 2.600 che Crepax ha dedicato a Valentina, oltre alle sagome in cartone dell’ eroina, ai disegni animati, ai video, alle musiche in voga tra i Sessanta e i Settanta, dal jazz al pop.
Lauretta Colonnelli