Lauretta Colonnelli, Corriere della Sera 16/05/2012, 16 maggio 2012
CALVINO E L’ANONIMO FRA I GROVIGLI LETTERARI
Senza il Festival delle letterature Alessandro Piperno non avrebbe scritto quel piccolo racconto-capolavoro sul segreto dell’ Anonimo Triestino, con cui inaugura questa sera a Massenzio l’ undicesima edizione della rassegna. Il testo di Piperno, suggerito dal tema «Semplice/Complesso» ideato anche quest’ anno da Maria Ida Gaeta, ripercorre il ricordo di un’ avventura che si dipana per quarant’ anni intorno a un libro: «Il segreto», scritto da un autore misterioso che si firmava Anonimo Triestino e pubblicato da Einaudi nel 1961. Piperno lo lesse in prima media. «Per lenire una pena d’ amore non corrisposto che mi aveva fatto iniziare uno sciopero della fame», racconta nel testo. «In realtà questo episodio è solo uno sfarfallio narrativo», confessa a voce. «Non ho mai fatto uno sciopero della fame per amore. Per dieta, sì». Ma assicura che questo è l’ unico elemento di fiction introdotto nella vicenda. Tutto il resto è vero. E qui non lo raccontiamo per mantenere la suspense della lettura dal vivo. Basti sapere che la storia dell’ identità dell’ Anonimo Triestino è ricca di misteri e colpi di scena e ha accompagnato tutta la vita letteraria dello scrittore romano. «E - aggiunge lui - ha influito sulla mia attività di narratore, rappresentando una sorta di apprendistato che mi ha fatto scoprire come la relazione tra arte e vita degli autori abbia delle intricatissime complessità». A fianco di Piperno, sul palco di Massenzio, ci sarà Silvia Avallone, con un testo che affronta il dilemma della vita di provincia: restare o andare via. La scrittrice ventottenne, rivelatasi nel 2010 con il romanzo «Acciaio» (Rizzoli), dice che quando le hanno proposto il tema ha sentito scattare una specie di click. «Ho pensato che alcuni passaggi della vita, come metter su famiglia e avere dei figli, estremamente semplici al tempo dei miei genitori, sono diventati molto complessi, anzi quasi irraggiungibili per la mia generazione. Il mio racconto parla di questa sfida, di come realizzare il desiderio di una vita normale, se sia più facile arrivarci restando in provincia o scappando da un’ altra parte. Ma dove? E come? Parlando nelle scuole ho verificato che per i ragazzi è più semplice pensare di andarsene. La maggior parte sogna di fare l’ università all’ estero». Lei, che è nata Biella, ha vissuto per tre anni a Piombino e ora abita a Bologna, è convinta che invece bisognerebbe restare e impegnarsi a rendere attive queste città «ricche di passato e apparentemente con poco futuro da offrire». Tra le novità del Festival, la serata del 22 maggio dedicata alla poesia; l’ omaggio a Italo Calvino che si estende nel corso delle dieci serate, con una serie di «Canzoni invisibili» scritte da Alessandro Cremonesi e ispirate ai libri del grande autore scomparso ventisette anni fa; il concorso letterario online «Io Massenzio» che invita il pubblico a inviare un proprio testo inedito. Tutte le informazioni si trovano sul sito www.festivaldelleletterature.it. L’ appuntamento di questa sera, che prevede l’ accompagnamento musicale di Michael Nyman, è alle 21 (alle 19 al botteghino) alla Basilica di Massenzio, con accesso (libero fino a esaurimento dei 2000 posti) da via dei Fori Imperiali (in caso di pioggia al teatro Olimpico).
Lauretta Colonnelli