Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  giugno 16 Sabato calendario

L’ESPERTO DI GINNASTICA GUIDA I VULCANOLOGI: «SONO UN MANAGER» —

«Eccomi qua, sono Massimo Ghilardi, l’amico della Gelmini: mi avete già etichettato, timbrato, messo nel tritacarne, no? E dunque io sarei il direttore generale lottizzato dell’Ingv, il prof di ginnastica chiamato a occuparsi di terremoti. So che sul web ora mi prendono in giro, si spara ad alzo zero...». Proprio così. «Dalle scienze motorie ai moti sussultori», hanno scritto ieri su Twitter. E ancora: «Il nuovo direttore dell’Ingv saprà correre bene, appena avvertita una scossa...». Neppure il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, l’ha presa benissimo: «Nominare direttore generale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia una persona laureata in scienze motorie è davvero un pessimo segnale ai cittadini, mentre il Paese trema ed è in ansia per le continue scosse». Al vetriolo anche il commento dell’Anpri (associazione professionale per la ricerca): «Forse porterà all’Ente nuove competenze finora mancanti».
Massimo Ghilardi, però, 49 anni, bresciano di Chiari - chiamato già nel 2009 al ministero da Mariastella Gelmini, bresciana di Leno, i due geograficamente e politicamente da sempre molto vicini - non ci sta affatto a passare per il raccomandato di ferro. «La mia carriera è uno specchio, io lavoro da quando avevo 16 anni e, se volete proprio saperlo, prima guadagnavo molto di più: 160 mila euro all’anno, ai tempi di Credem e Ubibanca. Oggi, al Miur, come dirigente di seconda fascia, il mio stipendio lordo annuale supera di poco i 106 mila euro. E ho spese vive a Roma, mentre moglie e figli son rimasti a Brescia...».
Ma è laureato o no, in Scienze Motorie? «Rivendico orgogliosamente la mia laurea Isef alla Cattolica di Brescia, in gioventù ero veramente innamorato dello sport e me la cavavo bene, specie sui 400 e gli 800 metri di atletica. Il prof di educazione fisica, però, non l’ho mai fatto. Anzi, ho continuato a studiare, mi sono laureato in Sociologia Politica a Urbino e ho fatto la mia carriera tappa dopo tappa negli istituti di credito, settore finanza, dove credo di aver maturato una discreta competenza. Sono anche iscritto all’Albo dei promotori finanziari, è vero, che c’è di male? E 4 anni fa, quando il ministro Gelmini mi ha chiamato a collaborare, ho accettato la sfida di dirigere l’ufficio di vigilanza e finanziamento dei 12 enti di ricerca (2 miliardi di euro nel portafoglio, ndr). Io sono un manager, non sono uno scienziato, ho compiti esclusivamente gestionali. Gli obiettivi scientifico-strategici spettano ad altri, ai presidenti degli enti, ai Cda. In fondo, anche la riforma universitaria della Gelmini è andata in questa direzione: da una parte il Rettore, dall’altra il direttore generale».
Dicono però che l’attuale ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, l’abbia "promosso" all’Ingv solo per "rimuoverlo" dal Miur. «Un’altra falsità - reagisce Ghilardi -. Io col ministro Profumo ho ottimi rapporti, non mi ha promosso nè cacciato via. E la mia nomina è stata presa all’unanimità dal Cda dell’Ingv il 12 giugno scorso, non è vero neppure che ci son stati dei contrasti al suo interno. Io godo della stima del presidente e di tutti i consiglieri e da settembre, quando è previsto il mio insediamento, comincerò a studiare per tracciare il nuovo piano triennale e il documento di visione strategica valido per 10 anni. Altro che incompetente! Lavoreremo insieme per potenziare la rete sismica in tutta Italia, per garantire risorse ai ricercatori. Ma soprattutto cercheremo di modificare la pianta organica per assorbire almeno 200 dei 400 precari che lavorano oggi in istituto».
Il presidente dell’Ingv in persona, Stefano Gresta, ieri è sceso in campo per difendere Ghilardi dalle critiche: «L’abbiamo scelto esclusivamente per la bontà del suo curriculum, per l’efficacia e l’incisività del suo lavoro al Miur». Punto e basta. Ma non solo: «Darò subito le dimissioni da consigliere comunale del Pdl a Chiari - annuncia il neo direttore generale dell’Ingv - Perché io non voglio essere di parte: nè di destra nè di sinistra. Io voglio solo lavorare per il bene dell’Italia».
Fabrizio Caccia