Roberto Bagnoli - Roberto Salvia, Corriere della Sera 16/06/2012, 16 giugno 2012
BONUS CASA AL 50%, RIDISEGNATI GLI INCENTIVI —
Dal credito di imposta all’agenzia digitale, dal project bond al nuovo diritto fallimentare, da una maggiore trasparenza per la pubblica amministrazione al piano nazionale per le città. Da norme più rigorose per l’energia a processi civili più rapidi. E perfino un nuovo regolamento per gli ordini professionali «obbligati» a garantire la formazione durante il tirocinio. L’atteso decreto per lo sviluppo è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Tante norme che vanno a favorire l’edilizia, i giovani, le pmi, i finanziamenti agevolati, una serie di fondi per le infrastrutture. Il ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha garantito che questa carrellata di provvedimenti sarà capace di mobilitare risorse fino a 80 miliardi di euro. Ecco, in sintesi, quanto contiene il decreto con i suoi 61 articoli.
Crescita sostenibile — Sarà costituito un Fondo per la crescita sostenibile con un budget di 2 miliardi. Allo stesso tempo vengono cancellate 43 norme di agevolazione alle imprese considerate di «scarsa o nulla operatività», insieme a tutti gli interventi a fondo perduto. Semplificate le procedure per gli investimenti agevolati, considerato che al ministero dello Sviluppo economico sono tuttora pendenti 27 mila pratiche.
Assunzioni qualificate — A tutte le imprese è concesso un contributo sotto forma di credito d’imposta del 35%, con un limite massimo pari a 200 mila euro ad impresa, del costo aziendale sostenuto per le assunzioni di personale qualificato. La misura potrà essere applicata in caso di assunzione a tempo indeterminato per dipendenti che abbiano una laurea magistrale di carattere tecnico o scientifico, come ingegneria o chimica. A questo intervento sono destinati 50 milioni di euro all’anno, provenienti dalla riscossione delle tasse sui diritti dei brevetti.
Green economy — Viene esteso ad altri quattro settori il finanziamento agevolato per le imprese già previsto dal cosiddetto fondo Kyoto, sul quale sono disponibili 470 milioni di euro. I quattro settori nuovi sono la protezione del territorio dal rischio idrogeologico e sismico, i biocarburanti, il fotovoltaico e l’efficienza energetica. Il finanziamento è vincolato alla creazione di nuova occupazione giovanile a tempo indeterminato.
Trasparenza oltre mille euro — È prevista la pubblicazione sui siti internet delle singole amministrazioni delle spese superiori a 1.000 euro erogate a qualsiasi titolo: dalle forniture alle consulenze, dalle sovvenzioni ai contributi. La pubblicazione dovrà avvenire con modalità che consentano facilmente la ricerca delle informazioni, anche aggregate. L’articolo 18 — dal titolo «amministrazione aperta» — mira a garantire la trasparenza della gestione degli incentivi alle imprese e delle decisioni più importanti che comportano la spesa di denaro pubblico.
Ristrutturazioni — Il bonus per le ristrutturazioni edilizie sale dal 36 al 50% con un tetto di spesa che passa da 48 a 96 mila euro. Per le spese di riqualificazione energetica fino alla fine del 2012 resta valida la detrazione del 55%, nel 2013 ci sarà ancora ma scenderà al 50%. È invece saltata l’esenzione per tre anni dall’Imu per gli immobili invenduti, che pesa sulle imprese edili. Torna però la possibilità di portare a compensazione l’Iva pagata per la realizzazione dei fabbricati anche nel caso in cui vengano venduti o affittati dopo cinque anni.
Sponsor per le non quotate
— Vengono introdotte misure per agevolare il ricorso al debito delle aziende non quotate. Con il supporto di «sponsor» che assistono gli emittenti andranno sul mercato strumenti ad hoc come cambiali finanziarie od obbligazioni anche partecipative con un regime fiscale equiparato a quello più favorevole delle società quotate. In pratica si possono definire una sorta di «mini-bond».
Diritto fallimentare — La misura introduce in Italia la facoltà — sul modello degli Usa dove esiste il famoso chapter 11 — di depositare un ricorso contenente la sola domanda di concordato preventivo, senza la necessità di produrre contestualmente tutta la documentazione finora richiesta. Il debitore potrà così accedere immediatamente alle protezioni previste dalla legge fallimentare. Chiaro l’obiettivo di facilitare l’emersione anticipata delle crisi aziendali.
Nuovo look alle città — Il governo mette sul piatto 225 milioni di euro come leva per ristrutturare le aree degradate delle città. Si tratta, secondo le intenzioni del governo, di un vero e proprio «Piano nazionale per le città» da coordinare con una cabina di regia — ancora da individuare — che selezionerà gli interventi da realizzare. Previsto anche un «contratto di valorizzazione urbana» per regolamentare gli impegni tra pubblico e privato.
Offshore oltre le 12 miglia — Il decreto eleva definitivamente da 5 a 12 miglia la fascia di rispetto per le nuove trivellazioni in mare per olio e gas. Tuttavia, per evitare richieste di risarcimento milionarie, la norma corregge le precedenti disposizioni escludendo dal rispetto i progetti già autorizzati. Introdotte una serie di facilitazioni per consentire la ristrutturazione del settore della raffinazione da anni in forte crisi.
Più risorse all’Ice — Rispetto al salva Italia il decreto per lo sviluppo porta da 300 a 450 i dipendenti dell’Ice mentre nella nascente cabina di regia ci saranno anche i ministri del Turismo, dell’Agricoltura e il presidente della conferenza delle Regioni. Le 25 sedi all’estero dell’Enit verranno incorporate nelle ambasciate. Per sostenere le nostre aziende all’estero semplificata tutta la filiera dei fondi e dei consorzi di garanzia dove la parte del leone verrà data alle Camere di commercio italiane all’estero.
Processi civili più rapidi — Verrà introdotto un «filtro» all’appello e indennizzi predeterminati e calmierati (da 500 a 1.500 per ogni anno di ritardo) e termini prefissati per i procedimenti: la durata complessiva di un processo è prevista in sei anni, tre per il primo grado, due per l’appello ed uno per la Cassazione. Secondo il ministro della Giustizia Paola Severino il 68% delle sentenze di appello conferma il giudizio di primo grado.
Ordini professionali — Oltre al decreto il governo ha approvato un regolamento per gli ordini professionali che introduce l’obbligo di garantire l’effettivo svolgimento dell’attività formativa durante il tirocinio. La violazione di questi obblighi è sanzionata disciplinarmente. È stabilita inoltre l’obbligatorietà dell’assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale, della quale deve essere data notizia al cliente.
Roberto Bagnoli
Lorenzo Salvia