VARIE 16/6/2012, 16 giugno 2012
APPUNTI PER GAZZETTA. IL PDL VUOL FAR CADERE MONTI?
CORRIERE.IT
Il segretario del Pdl Angelino Alfano interviene sul decreto per lo sviluppo appena varato dal governo. «Sui giornali -afferma- avevo visto che erano stati stanziati 80 mld per la crescita, poi ho capito che erano 1 reale e 79 virtuali. È come se noi, approvando il piano casa, avessimo detto che venivano non affidati ma stanziati 50 mld». Quindi un ulteriore notazione: «Se noi avessimo fatto un decreto sviluppo con un solo miliardo, i giornali avrebbero detto di tutto e di più su di noi»
LE NOSTRE PROPOSTE - Alfano ha fatto queste dichiarazioni dal palco del «Lombardia Day» manifestazione organizzata a Milano per sostenere il Governo della Regione in questo periodo di polemiche e inchieste giudiziarie. Nel merito delle ha comunque preferito non dare giudizi perchè «le liti fra i Ministri hanno impedito di approvarlo, ed è stato approvato salvo intese quindi quando avremo modo di leggerlo lo giudicheremo». E poi annuncia per la prossima settimana le proposte del Pdl per la crescita: «Presenteremo le nostra proposte per la crescita e offriremo al Parlamento per rafforzare e migliorare i contributi del decreto qualora non siano coincidenti con le nostre proposte».
CORRIERE.IT - DICHIARAZIONI DI MONTI
MILANO - L’Italia avrebbe potuto accettare la tutela delle istituzioni internazionali, ma per Mario Monti è stato ed è importante farcela da soli, anche adesso che il Paese «è di nuovo in una crisi». Il premier affronta i temi cruciali della recessione, del debito e della crescita nel doppio appuntamento di un lungo sabato di lavoro, prima a Milano e poi a Bologna.
NON HO ABBASSATO IL CAPO - «Quando ho iniziato non è stato facile decidere di provare a farcela da soli, mi veniva autorevolmente consigliato di non rischiare troppo ed accettare la protezione e l’aiuto del Fondo Monetario Internazionale e del Fondo Salva Stati, di abbassare il capo, ma ci siamo assunti il rischio di dire di no», ha spiegato il presidente del Consiglio nel suo intervento alla Repubblica delle idee. «Un Paese così pronto, spesso a torto, ad autoflagellarsi avrebbe retto molto male», ha sottolineato. Dunque, «preferisco che l’Italia sia governata da un gruppo di persone italiane, che pure tengono conto di vincoli maggiori, e da una strana, generosa e temporanea coalizione», ha spiegato. «L’Italia si è spostata dall’orlo del precipizio solo che il cratere si sta allargando e siamo di nuovo in una crisi».
LA CRESCITA NON E’ FIGLIA DEI SOLDI - «Il governo è entrato nella fase due e adesso coltiva la crescita» ha affermato Monti che non si è sottratto a un commento sugli 80 miliardi stimati dal ministro Corrado Passera per il pacchetto sviluppo. «Le stime quantitative hanno sempre un limite quando si parla di crescita, perché la crescita non è figlia dei soldi, altrimenti con quello stock di debito al 120% il tasso di sviluppo dell’Italia avrebbe dovuto essere stratosferico ».
PERCORSO FATICOSO - «La crescita è un percorso lungo e faticoso, presto vedremo alcuni effetti ma non sono cose che possono essere misurate nel mese o nel trimestre. Abbiamo avviato un’importante politica di dismissioni del patrimonio pubblico. Ci potreste chiedere perché non l’abbiamo fatto subito: sarebbe stato un messaggio sbagliato al mercato e alla comunità internazionale».
DDL CORRUZIONE E MUSCOLI FACCIALI - «Un disegno di legge viene presentato perché diventi legge e lo diventerà» ha detto Monti a proposito del «ddl corruzione». Un disegno inserito «nel programma di governo», ha ricordato il premier che tuttavia vuole evitare di entrare in rotta di collisione col Pdl, che minaccia di far mancare i propri voti al Senato. «Credo di interpretare il mio ruolo prendendo atto del fatto che in Parlamento sono presenti forze che sono state protagoniste di un bipolarismo molto esasperato, rarissimamente il torto e la ragioni sono separabili come una mela divisa in due». Per questo «ho dei ai ministri in Parlamento: dimenticatevi di avere dei muscoli facciali, perchè noi dovremo essere totalmente insensibili»