C. Fo., Il Sole 24 Ore 16/6/2012, 16 giugno 2012
AL 50% I BONUS FISCALI PER LA CASA RIFORMA INCENTIVI SENZA RICERCA - I
finanziamenti agevolati per la «green economy» e l’istituzione dell’Agenzia per l’Italia digitale sono le due ultime novità del decreto sviluppo approvato ieri dal Consiglio dei ministri, dopo settimane di confronti tra i vari ministeri e di bozze che sono rapidamente cambiate. Il decreto è stato approvato «salvo intese» per alcune richieste di modifiche emerse nel corso del Consiglio dei ministri.
Infrastrutture ed edilizia
Risolto il rebus delle coperture, il decreto sblocca i nuovi bonus Irpef per lavori di ristrutturazione e per riqualificazione energetica che vengono allineati al 50%. Per le ristrutturazioni si tratta di un innalzamento, fino al 30 giugno 2013, delle soglie di detrazione al 50% (dal 36%) per lavori fino a 96mila euro (attualmente fino a 48mila). Il bonus per l’efficienza energetica, invece, scende al 50%, ma sarà prorogato di sei mesi fino al 30 giugno 2013 (fino al 31 dicembre 2012 resta del 55%).
Scatta il ripristino Iva per cessioni e locazioni da parte delle imprese edili di nuove costruzioni, favorendo la possibilità per i costruttori di accedere a compensazioni fiscali. Vengono resi più appetibili i project bond attraverso il trattamento fiscale degli interessi, allineato a quello dei titoli di Stato (12,5%). Spazio al Piano nazionale per le città, per interventi di riqualificazione nelle aree urbane, all’avvio dell’autonomia finanziaria dei porti (con 70 milioni), all’utilizzo da parte dei Comuni dei crediti di imposta per la realizzazione di opere infrastrutturali. Viene elevata dal 50 al 60% la quota dei lavori che i concessionari sono tenuti ad affidare attraverso procedure di evidenza pubblica. Salta invece l’esenzione triennale Imu per gli immobili invenduti. Nuovo intervento di semplificazione per ottenere la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) e la Dia (denuncia inizio attività) prevedendo la possibilità di sostituire atti e pareri formali con autocertificazioni di tecnici abilitati.
Agenda digitale e green economy
Nasce l’Agenzia per l’Italia Digitale. Tra i compiti, al primo punto c’è «la diffusione dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, allo scopo di favorire l’innovazione e la crescita economica, anche mediante l’accelerazione della diffusione delle Reti di nuova generazione (NGN)», la cosiddetta banda ultralarga. Spunta un’iniziativa per la "green economy": si estende il finanziamento agevolato previsto dal fondo Kyoto a soggetti pubblici e privati che operano in settori specifici dell’economia verde a partire dalla protezione del territorio dal rischio idrogeologico e sismico, il fotovoltaico, le biomasse.
Incentivi e mini bond
Il decreto, coordinato dalla struttura tecnica del Mise guidata da Stefano Firpo, contiene tra le novità l’apertura al mercato dei capitali per le società non quotate: quest’ultime infatti, anche se di media e piccola dimensione, potranno ricorrere al mercato del debito con l’emissione di "mini bond" a breve termine (cambiali finanziarie) e a medio lungo termine (obbligazioni e titoli similari, obbligazioni partecipative subordinate). Il tutto con il supporto di "sponsor" che assistono gli emittenti come market maker a garanzia della liquidità dei titoli. Arriva in porto, dopo diversi anni, la riforma degli incentivi alle imprese con l’abrogazione di 43 norme nazionali e la creazione di un Fondo unico per la crescita sostenibile (si vedano gli articoli a pagina 19).
Diritto fallimentare
Novità sul diritto fallimentare: viene introdotta, sullo stile del Chapter 11 degli Usa, la possibilità di depositare un ricorso contenente la semplice domanda di concordato preventivo, senza la necessità di produrre contestualmente tutta la documentazione finora richiesta.
Giustizia
Nel capitolo giustizia, orientato alla riduzione dei tempi dei processi civili, spicca il filtro all’appello, in cui un giudice singolo valuta se un appello è palesemente inammissibile. Modifiche alla legge Pinto per renderla più efficace.
Energia
Per sbloccare le infrastrutture energetiche potrà intervenire la presidenza del Consiglio nel caso di inerzia della amministrazioni regionali che devono concedere il via libera. Possibili deroghe per abbassare, da 12 a sette miglia dal perimetro delle aree marine e costiere protette, il limite per la ricerca di idrocarburi.