16 giugno 2012
BENZINA PER SETTE
Chi compra una Fiat fino al 31 luglio potrà mettere benzina pagando un euro a litro. La quantità di carburante è prefissata a seconda del modello: per esempio per Panda e 500 si ha diritto allo sconto su 1.200 litri, per la Punto su 1.700 litri, per un Freemont 2.500 litri ecc. Lo sconto è utilizzabile fino al 31 dicembre 2015 in 3.700 distributori Ip che aderiscono all’iniziativa (non tutti). (Bianca Carretto, Corriere della Sera 2/6)
Paesi con benzina verde più cara in Europa (prezzi a litro aggiornati al 4 giugno 2012): Paesi Bassi (1,791 euro); Italia (1,788 euro); Danimarca (1,755). I più bassi: Romania (1,291); Bulgaria (1,289); Estonia (1,284). (Dati Energy.eu)
Da cosa è composto il costo di un litro di benzina in Italia: 0,513 euro è il prezzo della materia prima a litro; 0,261 euro derivano dalla distribuzione, dal trasporto ecc.; 0,704 euro sono le tasse; 0,310 euro è l’Iva. Somma: 1,788 euro a litro. (Dati Energy.eu)
I prezzi della benzina da noi sono cresciuti più del 18% in un anno (l’aumento più forte al mondo). Al secondo posto nella classifica degli aumenti l’Ungheria (+17%), al terzo la Polonia (+14%). Sono diminuiti solo in Francia. (Lucio Di Marzo, il Giornale 27/3)
Secondo l’ultimo rapporto Aci-Censis il prezzo del carburante è percepito come ingiusto dall’85% degli automobilisti.
Consumi di benzina ad aprile 2012 rispetto allo stesso mese dell’anno scorso: -16,1% (-130.000 tonnellate). Del gasolio da trasporto: 14,3% (-310.000 tonnellate). (Dati Unione Petrolifera) (Ansa 15/5)
Da un barile di petrolio (circa 156 litri) si ricavano 46 litri di benzina. (Repubblica.it 3/1/2008)
In aumento i furti di benzina dalle auto in sosta: si forza il tappo del serbatoio, s’infila un tubo di plastica e si succhia il carburante versandolo in taniche portate da casa. La macchina preferita per questo tipo di furto è la Fiat 600, più facile da manomettere. (roma.repubblica.it 20/4)
Per alcuni la parola “benzina” deriva dall’ingegnere tedesco Karl Benz, inventore della macchina. Invece prende il nome dall’incenso di Giava, una resina profumata prodotta dall’albero di Styrax benzoe, che contiene un acido profumato e infiammabile (serviva a sciogliere le macchie untuose dalle stoffe). Prima dell’utilizzo come carburante, la benzina si chiamava «spirito di petrolio», era considerata un sottoprodotto di scarto e non avendo alcun utilizzo pratico era smaltita nei fiumi. (Wikipedia)
C’è chi cerca lo sballo inalando vapori di benzina: a detta dei tossicomani, provocano gradevole intorpidimento, calma, bei sogni e qualche volta allucinazioni. Controindicazione: sono cancerogeni. (psicologi-italia.it)
«La puzza di benzina mi fa girar la testa, / quando sto su di lei è proprio la mia festa» (Jovanotti, “La mia moto” 1989).
La ragazza di nome Shannon che ogni giorno deve bere almeno 12 cucchiai di benzina. La sua storia è stata raccontata nel programma televisivo “My strange addiction”. Racconta: «In un primo momento pizzica, poi brucia nella parte posteriore della gola. Anche se mi fa male, mi fa sentire bene». Il suo rituale: prima toglie il tappo dalla tanica che tiene sotto il lavello, così da annusare i fumi del carburante, poi lecca il tappo o beve a piccoli sorsi direttamente dal contenitore. Il dipartimento di salute americano dice che questa abitudine può provocare ustioni, vomito, diarrea e morte. (Leggo 12/3)
Su Facebook il gruppo “Odore della benzina” piace a 455.007 persone.
Siccome sua figlia amava l’odore della benzina, la modella Kate Moss per un po’ coltivò l’idea di produrre un profumo con quell’essenza. (Vanities.it 2008)
Maria De Filippi da bambina voleva fare la benzinaia perché adorava l’odore del carburante. (Sette, 25 marzo 2004)
La prima pompa di benzina la costruì Sylvanus F. Bowser di Fort Wayne, Indiana (Stati Uniti), e la consegnò a un negoziante locale, Jake Gumper il 5 settembre 1885. L’aggeggio serviva a Mr. Gumper per evitare che il kerosene, che vendeva per le lampade, desse un cattivo odore al burro lì accanto. La pompa era composta da un barile con un cilindro azionato a mano che veniva sollevato e abbassato tramite due leve in legno, due valvole di marmo e un tubicino. Quando si sollevava, il cilindro tirava su un gallone, quando veniva abbassato il gallone usciva dal tubicino. (MACCHINA DEL TEMPO MARZO 2005)
La prima stazione di servizio aperta nel dicembre del 1895 da monsieur A. Borol al 41 di rue Sainte-Claire, a Bordeaux (Francia). Il giornale automobilistico “La Locomotion Automobile” scrisse che il garage Borol aveva rimesse per tenervi l’auto durante la notte, un’officina per ripararle e pulirle, e «la garanzia di trovare sempre carburanti e speciali oli per motore». (MACCHINA DEL TEMPO MARZO 2005)
Il principe Carlo cinque anni fa spese circa 5 mila sterline per fare in modo che la sua Aston Martin DB5 d’epoca, dono della regina per i 21 anni, non fosse più alimentata a benzina bensì a vino bianco e formaggio, miscelati in bioetanolo. Sir Michael Peat, capo della segreteria del Principe di Galles, fece sapere che «il carburante di Sua Altezza ha odore di vodka e non puzza di cacio». (Guido Santevecchi corriere della sera 1/7/08)
In Italia a fine 2010 c’erano circa 22.900 punti vendita carburanti. Di questi, circa 1.780 erano privi di marchi conosciuti a livello nazionale (si chiamano “pompe bianche”). I più diffusi sono quelli della Eni (4.500), seguono Ip (4.000) e TotalErg (3.300). (Dati Unione Petrolifera)
In ogni punto vendita italiano si vendono 1,5 milioni litri di carburante all’anno. (Andrea Indini, il Giornale 20/12/2011)
In Germania i distributori sono 14.000. (Andrea Indini, il Giornale 20/12/2011)
Quanto guadagnano i benzinai. Ogni 50 euro di benzina, 20,46 euro sono di accise e 6,20 di Iva. A questo vanno aggiunti i costi del prodotto: il 37% del totale (poco meno di 19 euro) per coprire le spese della materia prima, della raffinazione, dello stoccaggio e del trasporto. Il ricavo complessivo lordo è di 3,22 euro, di cui al gestore resta 1,43 euro: meno del 3%. (Andrea Indini, il Giornale 20/12/2011)
Quelli di Quattroruote a dicembre chiesero ai politici se conoscevano il prezzo della benzina. Risultato: uno su due non ha saputo indicare il prezzo della verde. Due su tre non conoscono il prezzo del gasolio, né la componente fiscale che grava sui carburanti. (quattroruote 26/10/2011)
Nel 1950 la benzina costava 116 lire a litro (lo stipendio di un operaio era di 25.000 lire). Nel 1960, 120 lire. Nel 1970, 160 lire. Nel 1980, 850 lire. Nel 1990, 1.605. Nel 2000, 1,08 euro. (cronologia.leonardo.it)
Personaggi famosi che hanno fatto il benzinaio: Dean Martin, Johnny Depp, Pierluigi Bersani. (ricerca fatta in frammenti)
Modi di dire legati alla benzina: gettare benzina sul fuoco, fare il pieno, sentirsi super, essere in riserva. (Stefano Bartezzaghi, la Repubblica 4/2/2007)