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 2012  giugno 14 Giovedì calendario

Briatore lascia l’Italia: «Non si può lavorare» - «Basta. Questi professorini stanno solo facendo di tutto per farci andar via dall’Italia

Briatore lascia l’Italia: «Non si può lavorare» - «Basta. Questi professorini stanno solo facendo di tutto per farci andar via dall’Italia. Uno ha un’attività,magari con buone pro­spettive di affari? Se tenta di tener­la in pi­edi nel nostro Paese si fa sol­tanto del male da solo. Tra pressio­ne fiscale, balzelli, controlli esa­speranti e complicazioni varie si fa di tutto per dissuadere anche chi ha entusiasmo e idee». Quin­di? Quindi questa volta Flavio Bria­tore passa e chiude. Mette in ven­dita il suo locale più celebre, il Bil­lionaire, nel posto più mondano d’Italia, Porto Cervo, che lui stes­so ha contribuito a rendere ancor più spumeggiante e mondano, e si sfoga con il Giornale . «Io sono un imprenditore e quindi, come imprenditore, se­guo il mercato. Il mercato, ora co­me ora, ci allontana dall’Italia per­ché sono proprio i turisti con il de­naro in tasca e pronti a spenderlo nel nostro Paese, che vengono al­lontanati dall’Italia e dalla nostra soffocante burocrazia. Quindi il Billionaire verrà venduto a chi mi offrirà di più ma anche a chi darà serie garanzie di continuità e an­che di rispetto dei posti di lavoro che io creato. In Sardegna il Billio­naire, direttamente o indiretta­mente, ha procurato un’attività a 250 persone mentre a Forte dei Marmi il signor Briatore ha chia­mato al lavoro più o meno lo stes­so numero di persone. Così io quando mollerò non voglio la­sciarli a terra come lo Stato italia­no sta cercando di fare con noi im­prenditori ». E nel frattempo? «Nel frattem­po ciò che farò è molto semplice, cambio rotta, e allargo i miei oriz­zonti: il Billionaire aprirà presto a Marbella, Ibiza, Dubai e a Las Ve­gas. E che questo mio passo sia ine­vitabile e direi raccomandabile anche per altri imprenditori, lo di­mostra quanto mi è successo ap­pena ho messo piede a Marbella. Mi sono venuti a trovare il sindaco e l’assessore al Turismo e mi han­no chiesto che cosa avrebbero po­tuto fare per aiutarmi, per darmi una mano a partire il prima possi­bile con la mia attività. Esattamen­te il contrario di quel che accade in Italia, dove, non solo non ti vie­ne incontro nessuno per dimo­strare che ci tengono ai tuoi inve­stimenti, ma quando ti vengono incontro è soltanto per ostacolar­ti, per metterti davanti problemi su problemi. In Sardegna ho già chiuso un ristorante che era sem­pre pieno perché, ogni giorno, di­co ogni giorno, arrivavano un con­trollo, o un controllore. Ma che Pa­ese è diventato, che Paese sta di­ventando l’Italia di Monti e dei suoi tecnici?». Non sforziamoci di trovare la ri­sposta perché ancora una volta, l’ex manager della Formula 1,la ri­sposta pronta ce l’ha già, ed è un preciso atto di accusa: «Io sono convinto che questo governo ab­bia innescato oramai una sorta di odio sociale perché l’Italia ora­mai non è soltanto il Paese con le tasse più alte da pagare è anche il Paese dove, se un cittadino possie­de uno yacht, deve essere per for­za un evasore fiscale anche se inve­ce le tasse le paga fino all’ultimo centesimo. Così quando arrivi in porto per attraccare, ti saltano ad­dosso come se fossi un bandito o un ladro. Io dico e ripeto sempre che le tasse vanno fatte pagare, certo. Facciamo pagare le tasse e facciamole pagare a tutti in modo equo e proporzionale ma poi met­tiamo in­condizione gli imprendi­tori di investire. Ma non lo sa Mon­ti che la gente, soprattutto la gente di un certo tipo, quella che ha sol­di e porterebbe tanti bei soldi in Italia, vuol divertirsi, anzi, ha il di­ritto di divertirsi quando va in va­canza? ». Già, forse non lo sa. Però gli indi­rizzi giusti ci pensa l’inossidabile Flavio, re delle notti che non fini­scono mai, a ricordarli eventual­mente al premier. A Saint Tropez si va alla Cave mentre a Porto Cer­vo, Cortina d’Ampezzo e Monte Carlo hanno sempre fatto faville i suoi Billionaire. Tutti locali dove manager, star e starlettine, in que­sti anni si sono messi in coda per entrare a bere un drink e sperare di venire paparazzate per riuscire a salire sulla rampa di lancio della notorietà. Ma adesso che la festa sta per finire è meglio che si procu­rino tutti un biglietto, anche low cost . Per Marbella.