Aldo Grasso, Sette 15/6/2012, 15 giugno 2012
INTERMITTENZE DI VITA QUOTIDIANA
Il premier Mario Monti è parso molto adirato nei confronti degli ultimi scandali che hanno colpito il mondo del calcio: «È particolarmente triste quando un mondo che deve essere espressione di valori alti, come lo sport, si dimostra un concentrato di aspetti tra i più riprovevoli come la slealtà, l’illegalità e il falso… Non sto facendo una proposta e men che meno una proposta che viene dal governo, ma è un desiderio che qualche volta io – che pure sono stato molto appassionato di calcio tanti anni fa – dentro di me sento: se per due o tre anni per caso non gioverebbe molto alla maturazione di noi cittadini italiani una totale sospensione di questo gioco».
Disintossicazione web. Forse il premier ha esagerato, ma non del tutto. Svuotato della sua essenza rituale (il fair play, lo scontro fisico come sublimazione della guerra, il campanile, i calciatori bandiera), del calcio non ci restano che le macerie, il guscio vuoto, la finzione.
Il primo desiderio, di fronte a quelli che gridano contro la “sospensione della democrazia” (per due o tre anni), sarebbe quello di prendere la proposta di Monti alla lettera ed estenderla.
Sospensione della politica (per due o tre anni), ma poi si scopre che non tutto il marcio è nella politica, la società civile fa la sua parte. Sospensione della società civile (per due o tre anni è assolutamente vietato usare l’espressione “società civile”). Sospensione delle attività del cosiddetto “popolo del web”, sia per una salutare disintossicazione, sia per non sentire più questa castroneria del “popolo del web”.
Le anime del Limbo. Sospensione per due o tre anni della Rai, per favorire la definitiva uscita di scena di quanti hanno rovinato la televisione: azzeramento di Viale Mazzini, e poi si ricomincia, si entra solo per concorso. Vietata ogni collaborazione ai pensionati Rai. “Io era tra color che sono sospesi”, dice Virgilio, per spiegare che è tra le anime del Limbo. Sospensione, pausa, Limbo per due o tre anni anche per l’editoria. Si pubblicano troppi libri, e troppi brutti libri hanno successo, a riprova che non tutto il marcio è nella politica, la società civile fa la sua parte.
Sospensione per due o tre anni della scuola, compresa l’università, per vedere l’effetto che fa.
Sospensione del buon senso, per due o tre anni. Così da rompere tutti i giocattoli che ci sono tanto cari e unirci al coro di chi crede sempre di assistere alla scomparsa delle ultime tracce del Paradiso terrestre.