Giovanni Valentini, la Repubblicai 15/6/2012, 15 giugno 2012
ORTI URBANI, EOLICO HI TECH E RICICLO COSÌ LA GREEN ECONOMY SFIDA LA CRISI
ROMA — Cento storie esemplari, concrete, positive, per raccontare la sfida della “Green Economy” contro la crisi economica. Quello che Legambiente presenta oggi a Roma è un catalogo di ingegno e fantasia tutto italiano. Casi reali, esposti in una mostra e analizzati in un convegno all’interno delle storiche Scuderie di palazzo Ruspoli, come paradigmi di una prospettiva auspicabile di crescita e sviluppo all’insegna dell’ecosostenibilità. Ecco qui un campionario rappresentativo.
PLASTICA BIODEGRADABILE
Un nuovissimo impianto industriale rivitalizzerà in Sardegna l’ex polo petrolchimico di Porto Torres: un complesso industriale di oltre duemila ettari che verrà bonificato. Una joint venture fra Versalis (Gruppo Eni) e Novamont, la maggiore azienda europea per la produzione di bio-plastiche da fonti rinnovabili, costituirà la società Matrica (madre, in sardo). Sarà la centrale della chimica verde: il progetto prevede due impianti per produrre derivati di oli vegetali, come plastiche biodegradabili e oli lubrificanti, per un investimento complessivo di oltre 700 milioni di euro.
CASA A CONSUMI ZERO
È in Liguria l’abitazione più ecologica d’Italia. Un edificio che coniuga rispetto dell’ambiente, economicità di esercizio e salubrità. La Casa dei Vigili del Fuoco di Albenga comprende 24 appartamenti, con un piano terra di 800 metri quadri destinato a uffici pubblici. Tutto a consumi zero: riscaldamento, condizionamento estivo, acqua calda sanitaria e per elettrodomestici, energia elettrica per usi comuni. Nella palazzina sono state adottate luci a led, una pompa di calore geotermica alimentata dal fotovoltaico, pannelli solari termici integrati architettonicamente, isolamento differenziato secondo l’esposizione delle facciate, materiali naturali quali sughero, lana di legno, lana di pecora, fibra di legno mineralizzata, tutti provenienti
dal riciclo.
PARCO IN ATTIVO
Oltre 100 attività di artigianato artistico con 240 addetti e 9.000 aziende agricole, 20 prodotti agroalimentari tipici del territorio, per un fatturato annuo di circa 13 milioni di euro. E ancora: una rete di 160 ristoranti e trattorie, 100 alberghi con una ricettività di 6.400 posti letto, ai quali se ne aggiungono altri 2.800 in 83 strutture extra alberghiere (B&B, ostelli, pensioni). Sono i numeri del successo del Parco della Majella, area protetta che si estende per 74.095 ettari e interessa 39 comuni delle province di Pescara, L’Aquila e Chieti, con oltre 50mila residenti all’interno dei
suoi confini e con la presenza di specie floristiche e faunistiche di particolare interesse. Positivo il saldo economico: per preservare questi beni, lo Stato impegna fondi per 2.200.000 euro all’anno, circa 30 euro per ettaro, mentre il valore dei prodotti e dei servizi ammonta a 15.343 euro all’anno per ettaro.
RINNOVABILI IN VALDARNO
A Terranuova Bracciolini, paesino
in provincia di Arezzo, gli americani hanno trovato l’America. Qui la californiana Power One è proprietaria di uno stabilimento con
know how
tutto italiano che produce
inverter
per eolico e fotovoltaico, quel componente che trasforma in corrente alternata la tensione continua generata da fonti rinnovabili. L’azienda oggi occupa circa 1.200 persone, più del doppio rispetto a tre anni fa. Il mercato di Power One è al 50% in
Italia, segue quello tedesco con il 25%, poi Australia, Francia, Regno Unito, Spagna, Usa e Cina.
TERAPIA DELL’ORTO
In Campania gli orti urbani e sociali di Legambiente sono già realtà, da dieci anni. Nel parco archeologico di Pontecagnano se ne contano ormai una sessantina, affidati ad anziani in pensione: producono melanzane, zucchine, peperoni e pomodori, secondo i metodi dell’agricoltura biologica. A Eboli invece si applica l’Horticultural Therapy per pazienti diversamente abili o con disabilità psichiche. E sono 18 gli orti sociali e didattici di Succivo. Poi ci sono quelli urbani e digitali del progetto Nonnet: i pensionati insegnano agli studenti campani la coltivazione biologica e i ragazzi diventano tutor per l’alfabetizzazione digitale degli over 60.
MIRACOLO AL PLASMIX
Gestione della raccolta differenziata, realizzazione di manufatti con materiale recuperato e produzione di valore aggiunto per il territorio: è il miracolo di Revet, società di Pontedera (Pisa) che serve più di 200 Comuni in Toscana. Una storia che inizia nel 2009, quando l’azienda — specializzata nel recupero e trattamento dei rifiuti — si è impegnata in un progetto di ricerca sul riutilizzo delle cosiddette plastiche eterogenee (compongono le vaschette, piatti e bicchieri usa e getta, pellicole da imballaggio per le quali non esistono filiere di rivalorizzazione). Il risultato si chiama “Plasmix”, materia prima di seconda generazione utilizzabile per produrre utensili e componenti di vario genere.
TRENTINO IN BICI
Da più di vent’anni il Trentino-Alto Adige punta sul cicloturismo, tanto da sviluppare un terziario che vale 85 milioni di euro l’anno. Il progetto è stato avviato nel 1988, quando alle nuove forme di turismo slow pensavano in pochi: la Provincia di Trento ha realizzato una grande pista ciclo-pedonale che oggi si snoda per oltre 410 chilometri dal Garda alle Dolomiti, attraversando siti di grande valenza ambientale e interessando 90 Comuni. L’anno scorso è stata percorsa da oltre 2 milioni di cicloturisti, italiani e stranieri.
SCUOLA 2.0
Fino a qualche anno fa la scuola di Favignana rimaneva spesso chiusa durante l’inverno, per mancanza di personale a causa delle difficoltà logistiche. E numerose famiglie erano costrette a trasferirsi altrove. L’Istituto Comprensivo Antonino Rallo di Favignana, Levanzo e Marettimo ha deciso di risolvere questo problema lanciando, nel 2006, CL@SSI 2.0: attraverso le nuove tecnologie si sperimenta una formula di formazione a distanza con le scuole sulla terraferma. Così è stato invertito il trend dell’abbandono invernale e diverse famiglie sono tornate a vivere sull’isola.