Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Un banchiere per spegnere il fuoco Il governo Monti prosegue sulla strada inaugurata con la Rai: uomini della finanza in tutti i posti chiave. Grazie ai nuovi boss la Scala diventa un atelier cinese e i pompieri intervengono con le auto private La scelta di Gubitosi e Tarantola per i vertici Rai ha suscitato molte perplessità, specialmente in chi avrebbe preferito due persone con un cognome normale. Ma il premier Monti va avanti per la sua strada, affidandosi a personalità influenti del mondo bancario e finanziario. Rai Le prime misure d’urgenza proposte da Gubitosi e Tarantola sono l’apertura di nuovi sportelli per i versamenti e la riforma dell’ufficio mutui. Quando hanno saputo, con rammarico, che la Rai non è una banca, i due dirigenti non si sono persi d’animo e hanno chiesto se, almeno, possono mandare a ogni abbonato, per Natale, il volume serigrafato "Baite e sentieri delle Valli Ladine", da molti anni distribuito ai clienti da tutti gli istituti di credito italiani. La novità è che il volume sarebbe inviato a pagamento, nel quadro delle misure di risanamento dell’azienda. Considerati un rifiuto di difficile smaltimento, sono accumulati a milioni nei sotterranei di Bankitalia. "La stagionatura", spiega Tarantola, "ne aumenta il valore fino al 20 per cento. I 300 euro richiesti in aggiunta al canone sono un prezzo ragionevole per un volume di ben 17 chili". Vigili del fuoco Il nuovo comandante generale dei Vigili del fuoco sarà Ernesto Tracolelli, presidente di Bankortensia ed ex HT del gruppo Piroglia. Non ha esperienza nel settore, ma conta in pochi mesi di ridurre drasticamente il deficit sostituendo i costosissimi camion rossi con normali utilitarie private che i pompieri, all’occorrenza, chiederanno in prestito agli automobilisti di passaggio. Anche le spettacolari scale snodabili sono considerate da Tracolelli un inutile sfoggio e una spesa assurda. Più rapido, e ugualmente spettacolare, suggerire agli abitanti dei palazzi in fiamme di lanciarsi dalle finestre, cercando di mirare con precisione i nuovi mini-teloni elastici di solo mezzo metro di diametro: da ogni vecchio telone se ne possono ricavare almeno venti, con un risparmio - sottolinea Tracolelli - di quarantadue euro all’anno. Cnen Anche il Centro Nazionale per l’Energia Nucleare sarà diretto, d’ora in poi, da un banchiere. Si tratta di Giangiuliano Stré, ex presidente di Multiplos Bank e Bv di Connect Plus. Accusato di non sapere niente di energia nucleare, Stré si è difeso sostenendo di non sapere niente neanche dell’energia in generale. Subito dopo, per troncare le polemiche, si è messo al lavoro, tagliando gli sprechi più evidenti. Nel laboratorio sotterraneo del Gran Sasso, per metà trasformato in un parcheggio e affittato alla soprastante Esselunga, i clienti col carrello possono facilmente evitare i bombardamenti di neutrini leggendo gli appositi cartelli. Quanto al faraonico impianto di accelerazione dei neutrini, dipendenti e ricercatori sono stati lasciati a casa e sostituiti da un normale custode che ha il compito di avvisare le autorità, con una telefonata, se l’impianto si arroventa. Teatro alla scala Monti ha nominato sovrintendente l’ex amministratore delegato di Copernatos, Luca Brilli Uilli, che è stato anche Ka di Mortinanza Credit e Ut di Pompilius&Steinberg. Uomo di indiscusse capacità e di grande polso, Brilli Uilli ha subito provveduto a vendere il teatro milanese a una cordata di imprenditori cinesi che cercava una nuova sede per un prestigioso atelier di cravatte in fibra di bambù. La stagione scaligera sarà ospitata in case private. Nazionale Al posto dell’infortunato Barzagli, il governo Monti ha proposto l’ex presidente di Bankausilio Giampiero Mortinazzo, sessantadue anni portati benissimo e una lunga esperienza come panell-manager alla Workembanzer Banke, dove ha anche ricoperto la carica di lambus-buyer e quella di Og. Entusiasti gli altri azzurri: Mortinazzo non ha mai giocato al calcio, ma durante gli allenamenti tiene allegri i compagni di squadra sparando inverosimili cazzate sull’economia mondiale.

MICHELE SERRA